SCALFAROTTO: “IL SISTEMA ITALIA VINCE IN CANADA” - Giorgio Mitolo

TORONTO\ aise\ - ““L’Italia è un grande paese esportatore, l’Italia è un paese trasformatore e quindi un paese che vive nell’apertura dei mercati. Per noi, la possibilità di poter arrivare al mercato canadese senza dazi – con maggiore facilità e con minore burocrazia – è uno strumento di prosperità economica, ma anche uno strumento di conoscenza reciproca, perché il commercio non è soltanto una questione economica, il commercio è anche una questione politica”. Questo il pensiero dell’onorevole Ivan Scalfarotto, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale nel governo Conte, espresso nella sua intervista al Corriere Canadese, in occasione della sua visita a Toronto. Scalfarotto era appena transitato da Washington, nell’ambito della sua missione in Nordamerica, dove aveva discusso – con i suoi omologhi – gli aspetti legati alla promozione del Sistema Italia e della produzione Made in Italy”. Ad intervistare Scalfarotto è stato Giorgio Mitolo per il “Corriere canadese”, quotidiano diretto a Toronto da Francesco Veronesi.
““Sono due situazioni diametralmente opposte – ha proseguito Scalfarotto – perché da un lato (negli Stati Uniti, nda) c’è un’utilizzazione di strumenti protezionistici come i dazi e le tariffe, qui (in Canada, nda) noi abbiamo invece una esperienza di cancellazione dei dazi, di una armonizzazione degli standard, di un’apertura tra Unione Europea e Canada, che si vede anche nella partecipazione delle persone più semplice all’attività economica sui due lati dell’Atlantico. Quindi, venire da Washington ed arrivare a Toronto è stato come passare dalla notte al giorno, con due situazioni completamente diverse. Quello che dobbiamo fare è continuare a sottolineare – con estrema energia – quanto importante sia per l’Unione Europea, quanto per il Canada, e segnatamente per l’Italia un accordo come il CETA” ha sottolineato il Sottosegretario agli Esteri.
Il CETA – o Comprehensive Economic and Trade Agreement, ossia l’accordo economico e commerciale globale – è un trattato internazionale che sancisce un accordo commerciale di libero scambio tra Canada e Unione europea. Il trattato è entrato in vigore – seppur in forma provvisoria – il 21 settembre 2017, in attesa della conclusione della fase di ratifica da parte dei 28 Stati membri dell’Unione Europea.
Il principale effetto del CETA è l’eliminazione di gran parte delle tariffe doganali tra Unione europea e Canada, pari al 98% delle barriere tariffarie tra le parti.
Tra le altre disposizioni l’accordo prevede la possibilità per le imprese europee e canadesi di partecipare alle rispettive gare di appalto pubbliche; il riconoscimento reciproco di alcune professioni, come quella di architetto, ingegnere e commercialista; l’adeguamento del Canada alle norme europee in materia di diritto d’autore; la tutela del marchio di alcuni prodotti agricoli e alimentari tipici.
Il CETA prevede inoltre il riconoscimento – da parte del Canada – di 143 indicazioni geografiche di cui 41 prodotti italiani. “Noi qui in Canada – prima del CETA – non potevamo chiamare il prosciutto di Parma come tale – ha detto Scalfarotto – perché la denominazione era stata registrata da un’azienda canadese. L’accordo per la prima volta riconosce le indicazioni geografiche, che per l’Italia sono una cosa importantissima che nessun Paese anglosassone aveva mai prima riconosciuto. Il CETA rappresenta quindi una vera e propria rivoluzione e riguarda l’intera economia italiana, dalla farmaceutica, alla produzione di gioielleria, dal settore calzaturiero alla moda, sino alla meccanica ed all’agroalimentare. Il mio giudizio del CETA è quindi eccellente” ha chiosato Scalfarotto.
Alle parole del sottosegretario ha fatto eco il direttore dell’ICE di Toronto – l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – sottolineando che “il CETA ha azzerato i dazi, dunque per tutte le nostre imprese che esportano è sicuramente un vantaggio, tanto è vero che i settori che hanno beneficiato dell’abbattimento dei dazi più alti sono stati quelli della gioielleria, dei mobili e della moda. Le importazioni del Canada dall’Italia – in generale – sono cresciute quasi del 6%, secondi solo alla Germania ma avendo superato l’Inghilterra. Il Sistema Italia va dunque molto bene in Canada” ha precisato Picariello.
“Il commercio tra Italia e Canada è tradizionalmente molto fluido, che dà risultati positivi che stanno crescendo in maniera molto evidente negli ultimi anni” ha tenuto a sottolineare l’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri “infatti i canadesi stanno dando molta attenzione all’eccellenza italiana ed ai nostri prodotti di qualità, dall’agroalimentare all’abbigliamento” ha concluso.
“La presenza del sottosegretario Scalfarotto è una conferma dell’importanza del ruolo delle comunità italiane all’estero e di quanto si debba a loro il prestigio ed il successo del Sistema Italia e del Made in Italy in Canada” ha infine detto il Console Generale d’Italia a Toronto, Eugenio Sgrò”. (aise)