SVIZZERA DI NUOVO AL VOTO IL 29 NOVEMBRE: LA FCLIS INVITA A VOTARE “DUE VOLTE SÌ”
ZURIGO\ aise\ - In Svizzera si torna a votare, esattamente il 29 novembre prossimo. A livello federale gli aventi diritto di voto saranno chiamati a esprimersi su due iniziative popolari “Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente” e “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico”.
Ad entrambi i quesiti, il Direttivo della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera invita a votare “sì” e in questa nota spiega perché.
“La prima iniziativa – annota la Fclis – chiede che le multinazionali con sede in Svizzera si assumano la responsabilità per la violazione dei diritti umani e l’inquinamento dell’ambiente all’estero. Pertanto, se l’iniziativa sarà approvata, le multinazionali in futuro dovranno rispondere dei loro atti a livello legale. È una prassi adottata già in molti altri Paesi, ad esempio contro lo sfruttamento del lavoro minorile o il commercio di minerali provenienti da zone di conflitto. Ma quali sono i reati che le multinazionali svizzere commettono all’estero? Con le polveri sottili prodotte da una delle più grandi miniere di carbone a cielo aperto, Glencore inquina l’acqua potabile della popolazione in Colombia. In Zambia la fonderia di rame, sempre di Glencore, emette gas di scarico contenenti diossido di zolfo, altamente tossico per la popolazione. Nel distretto indiano di Yavatmal, nel 2017 centinaia di lavoratori agricoli sono stati avvelenati attraverso lo spargimento di pesticidi di Singenta sui campi di cotone, nonostante l’utilizzo del pesticida sia vietato da tempo in molti Paesi a causa della sua pericolosità. Questi sono solo alcuni esempi, ce ne sono molti altri”.
“Nell’Unione europea – continua la federazione – la situazione attuale corrisponde più o meno a quella contenuta nella controproposta, ma è prevedibile che il regolamento sarà presto inasprito, perché si è visto che una tigre di carta non fa cambiare idea alle aziende. Al contrario, l’iniziativa vuole rendere le società legalmente responsabili delle loro azioni - in altre parole, dare alla legge artigli e denti. Il fatto che alcuni ambienti economici la temono è a nostro avviso un buon segno e ci conferma che l'iniziativa può davvero fare la differenza”.
Il secondo oggetto in votazione chiede che la Banca nazionale svizzera, le casse pensioni e le fondazioni non investano nelle imprese che realizzano oltre il 5% del loro giro d’affari annuo con la produzione di materiale bellico. “Con l’iniziativa i promotori vogliono contrastare la migrazione e rendere il mondo più sicuro”, sostiene la Fclis che raccomanda “di votare e far votare SI per entrambi gli oggetti in votazione”. (aise)