UNICEF: IN NIGER 2,9 MILIONI DI PERSONE COLPITI DA EMERGENZE NEL 2020

©UNICEF/Vincent Tremeau

GINEVRA\ aise\ - Sono circa 3 milioni le persone in Niger, la metà delle quali bambini, che hanno bisogno di assistenza umanitaria a causa dei rischi posti dall'insicurezza, dalla malnutrizione, da epidemie ricorrenti di malattie, dalle inondazioni cicliche, dalla siccità e dagli spostamenti. A tal proposito l'Unicef, in una nota, chiede alla comunità internazionale una maggiore attenzione alla situazione dei bambini e delle loro famiglie.
Il Niger continua ad affrontare emergenze simultanee che stanno mettendo a dura prova le capacità dei partner umanitari di rispondere adeguatamente. La situazione è aggravata dall'instabilità della regione, anche nei Paesi vicini, che si traduce in un afflusso di migliaia di rifugiati, persone che fanno ritorno nelle loro case, sfollati interni e migranti, tutti bisognosi di accedere ai servizi sociali di base e di protezione per la sopravvivenza.
“In un contesto di risorse e servizi sociali limitati, le comunità che ospitano le popolazioni sfollate mostrano una straordinaria capacità di resilienza e condividono il poco che hanno. Questo è davvero un grande esempio che i nigerini stanno mostrando al mondo", ha dichiarato Félicité Tchibindat, rappresentante dell'UNICEF in Niger, in seguito a una missione nella regione di Diffa, colpita dal conflitto, insieme a partner nazionali e internazionali.
"Visto che ora si presta maggiore attenzione alla ricomparsa della violenza armata nel Sahel centrale, è altrettanto importante prestare la stessa attenzione al suo impatto sui bambini e sulle loro famiglie", ha aggiunto.
L'insicurezza aumenta le già significative sfide croniche che i bambini del Niger devono affrontare. Gli attacchi contro i civili nella regione del lago Ciad hanno impedito a 263.000 persone a Diffa di tornare nelle loro case. La crescente insicurezza lungo i confini con il Burkina Faso e il Mali ha aggravato i bisogni nelle regioni di Tillabéri e Tahoua, dove sono state sfollate quasi 78.000 persone. Il peggioramento della sicurezza al confine con la Nigeria ha anche portato allo spostamento di decine di migliaia di persone che hanno cercato rifugio nei villaggi di confine della regione del Maradi, nel Niger centrale.
Il forte aumento dell'insicurezza, della violenza e delle operazioni militari ha anche ostacolato l'accesso degli operatori umanitari alle popolazioni colpite dal conflitto.
L'Unicef ha lanciato un appello di solidarietà per aiutare il governo del Niger e i suoi partner a soddisfare i bisogni urgenti delle popolazioni colpite e a fornire assistenza vitale per migliorare le loro condizioni di vita nelle aree colpite.
In Niger, l'Unicef sta lavorando su diversi fronti prioritari per rispondere ai bisogni immediati delle persone colpite da emergenze e conflitti. L'Unicef lavora con gli attori nazionali e i partner umanitari per rispondere alle emergenze acute, come i nuovi spostamenti della popolazione, e per aumentare le capacità nazionali di mitigare i rischi e rispondere alle emergenze cicliche e croniche, tra cui inondazioni, malnutrizione ed epidemie. In Niger, l'UNICEF e i suoi partner avranno bisogno di 59,4 milioni di dollari per fornire aiuti umanitari vitali ai bambini nel 2020. (aise)