VIDAL: UN ISTRIANO CAMPIONE DEL MONDO NEL 1950 CON L'URUGUAY - di Ettore Beggiato
ROMA\ aise\ - Per gli appassionati di calcio, il mondiale del 1950 rimarrà nella storia per la tragica sconfitta del favoritissimo Brasile nei confronti dell’Uruguay; quello che si vide nel mitico Maracanà di Rio de Janeiro fu un vero e proprio dramma nazionale: il 16 luglio 1950 il Brasile andò anche in vantaggio ma poi subì due gol dalla squadra uruguagia e perse il mondiale. Furono proclamati tre giorni di lutto nazionale, e ci furono ben 34 suicidi e 56 morti per infarto. Ma pochi sanno che uno dei protagonisti del mondiale dell’Uruguay fu un istriano nato a Buie, Ernesto Servolo Vidal.
La famiglia Vidal emigrò a metà degli anni venti in Argentina, dove il giovane Ernesto, nato il 15 novembre 1921, incominciò a giocare a calcio nell’Atletico Belgrano e nel Rosario Central. Poi si trasferì in Uruguay, dove Vidal divenne una colonna del Penarol, vincendo ben quattro campionati nazionali (1944, ‘45, ‘49, ‘51) e dove acquisì la cittadinanza uruguagia.
Venne convocato per i mondiali del 1950, giocò le partite del girone finale, ma per un infortunio non scese in campo nell'ultima partita; complessivamente nella nazionale uruguagia giocò otto partite segnando due gol.
Dopo i mondiali venne in Italia, dove giocò, sempre come ala sinistra, con la Fiorentina e la Pro Patria di Busto Arsizio, poi rientrò in Uruguay dove finì la carriera nell’altro famoso club di Montevideo, il Nacional.
Soprannominato Patrullero, morì ancora giovane a Cordoba (Argentina) nel 1953.
Non sorprenda il suo secondo nome, piuttosto desueto…San Servolo, infatti, è il patrono di Buie. (aise)