Powercoders: debutta a Milano l'accademia di programmazione informatica per rifugiati

MILANO\ aise\ - Arriva a Milano Powercoders, l’accademia di programmazione informatica per rifugiati che, dal 2017, offre corsi intensivi e opportunità di inserimento in aziende operanti nel settore IT. Powercoders ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione e l’inserimento lavorativo dei rifugiati più talentuosi contribuendo all’innovazione digitale del paese in cui opera.
Un percorso di successo iniziato in Svizzera e che si è consolidato anche in Italia a Torino coinvolgendo oltre 200 studenti. Tra i partecipanti Powercoders Italia, il 60% ha trovato uno stage dopo il corso e l’80% è entrato produttivamente nel mondo del lavoro.
Il progetto è stato citato da UNHCR Italia come un esempio virtuoso di formazione e inclusione socio-lavorativa riconoscendo a Reale Mutua il logo “Welcome. Working for Refugee Integration”.
Nel mese di febbraio, prenderà il via a Milano il secondo corso in Italia destinato ad una classe di 20 studenti rifugiati. In considerazione delle attuali limitazioni legate alla pandemia Sars Cov-2, il programma quest’anno si terrà in modalità remota grazie all’utilizzo della piattaforma digitale ideatre60, di Fondazione Italiana Accenture, pensata per favorire l’utilizzo della tecnologia come acceleratore di innovazione sociale. Attraverso i corsi fruibili sulla piattaforma e l’esperienza di docenti e professionisti, i partecipanti acquisiranno competenze tecniche tramite lo studio dei principali linguaggi di programmazione web, e competenze trasversali per sviluppare soft skill e abilità sociali e comunicative.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie al sostegno dato a Powercoders Italia da parte di Reale Foundation in partnership con Fondazione Italiana Accenture e Lenovo, in collaborazione con UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, in Italia, Le Wagon e il Comune di Milano.
“Siamo orgogliosi di essere main donors del progetto Powercoders e di averlo portato in Italia già l’anno scorso su Torino”, ha detto Virginia Antonini, direttore Comunicazione Istituzionale e Sostenibilità Reale Group. “Il programma è in linea con gli obiettivi di Reale Foundation ed in particolare con l’Obiettivo n.8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Dopo che l’80% dei coders formati a Torino hanno trovato lavoro, fare in modo che Powercoders si replicasse anche su Milano è diventata per Reale Group una missione e crediamo così tanto in questo progetto che stiamo già lavorando per “farlo decollare” anche in Spagna, dove siamo presenti con Reale Seguros Generales. Siamo infatti convinti che l’inclusività e l’apertura alla diversità siano ingredienti essenziali non soltanto per il successo dei processi di integrazione economica dei rifugiati, ma anche per tutte le imprese che, come noi, vogliono che la sostenibilità sia fattore fondamentale del loro modello di business”.
“Crediamo fortemente nel progetto Powercoders”, le parole di Simona Torre, segretario generale Fondazione Italiana Accenture, “e siamo felici di contribuire non solo come funding partner, ma anche operativamente mettendo a disposizione ideatre60, la piattaforma digitale di Fondazione Italiana Accenture, che renderà possibile lo svolgimento delle lezioni in modalità remota per gli studenti della prima sessione del 2021 in Italia, e presto anche per tutte le altre classi a livello internazionale. Powercoders è un programma che esprime appieno la mission di Fondazione Italiana Accenture nel sostenere e favorire la formazione e l’inclusione lavorativa delle categorie più fragili”.
Sulla stessa linea l’intervento di Stella Gianfreda, social lead Powercoders Italia: “Siamo felici che il progetto Powercoders continui a crescere anche sul territorio italiano”, ha detto, “perseguendo l’ambizioso obiettivo di facilitare l'integrazione dei rifugiati nel mondo lavorativo delle Information Technologies, un settore in forte crescita e alla ricerca di nuove professionalità. Ogni giorno incontriamo persone provenienti da tantissimi paesi differenti, con un background di studi importante e alla ricerca di una reale opportunità di dare una svolta al proprio futuro personale e professionale; attraverso il progetto Powercoders contribuiamo a ribaltare la narrazione dominante sull’immigrazione, promuovendo così il concetto che la diversità fa bene a tutti”.
“Lieta di rinnovare l’accordo con Powercoders che già nel 2020 aveva visto Lenovo partner tecnico dell’iniziativa”, si è detta anche Natasha Perfetti, country marketing manager Lenovo Italia. “Siamo convinti che la tecnologia sia un fattore abilitante fondamentale a sostegno dell’inclusione sociale, e organizzazioni come Powercoders, che aiutano i rifugiati a valorizzare le loro competenze in campo tecnologico e a crearsene di nuove, ci aiutano a creare valore per le persone che desiderano poter contribuire al benessere dei Paesi che li accolgono”.
Come ha sottolineato Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, “il progetto Powercoders permette ai rifugiati di esprimere il loro talento rispondendo allo stesso tempo alle esigenze di un settore in forte crescita. Opportunità come questa, nate con lo straordinario supporto di Reale Foundation e Fondazione Italiana Accenture, sono esempi di strategie di integrazione che valorizzano i rifugiati come risorse per le imprese e per il bene comune”.
Infine Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio del Comune di Milano, parlando a nome dell’Amministrazione si è detta “felice di sostenere il progetto Powercoders, poiché siamo convinti che l’integrazione di tanti giovani rifugiati passi non solo attraverso la condivisione di linguaggi e valori comuni ma soprattutto tramite la messa in comune di conoscenze e competenze. Investire, oggi ,sulla formazione e sull’implementazione delle skills tecnologiche di questi ragazzi significa renderli autonomi e artefici del proprio futuro, capaci di essere vere e proprie risorse per la società in cui vivono e le imprese in cui lavoreranno”. (aise)