Vita da ambasciatore
ROMA – focus/ aise - L'ambasciatore d’Italia a Tokyo, Giorgio Starace, ha firmato nei giorni scorsi, a nome della Farnesina, il protocollo esecutivo 2021-2023 per la cooperazione scientifico-tecnologica tra Italia e Giappone. Il documento è stato sottoscritto da parte giapponese da Takeshi Nakane, ambasciatore per la Cooperazione Scientifica del Ministero degli Affari Esteri.
“Grazie al rinnovo di questo importante strumento pattizio”, commenta Starace, “Italia e Giappone si impegnano a sostenere 11 progetti congiunti in settori all’avanguardia: agroalimentare, intelligenza artificiale, chimica, terapie emergenti per i tumori, nano-scienze e materiali, ageing society, medicina rigenerativa e di precisione, cambiamenti climatici, scienze dello spazio, tecnologie applicate ai beni culturali, tecnologie per la sostenibilità. L’Italia in Giappone è, sempre più, anche scienza e tecnologia”.
Il testo del Programma Esecutivo è consultabile on line sul sito della Farnesina.
Si è riunito il 18 e il 19 gennaio a Madrid il 113esimo Consiglio esecutivo dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede nella capitale spagnola. A testimonianza dell'importanza dell'evento i Capi delegazione sono stati ricevuti da Sua Maestà il Re Filippo VI.
Il dibattito in seno al Consiglio si è incentrato sugli effetti della pandemia sul turismo internazionale, che ha registrato nel corso del 2020 un calo verticale delle presenze. Ai lavori è intervenuto anche il presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez.
Per l'Italia ha partecipato l'ambasciatore italiano a Madrid Riccardo Guariglia che, nel suo intervento in raccordo con il Mibact, ha sottolineato come la mobilità sicura costituisca un fattore chiave per il ripristino dei flussi turistici e per la ripresa economica: per tale ragione il tema sarà anche trattato in ambito G20, di cui l'Italia esercita la Presidenza.
Il Consiglio esecutivo ha deciso di proporre all'Assemblea Generale dell'Organizzazione, che si riunirà in Marocco nell'ottobre 2021, la riconferma dell'attuale segretario generale, Zurab Pololikashvili, per il periodo 2022-2025.
L’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Raffaele Trombetta, è intervenuto ieri, 20 gennaio, in videoconferenza nel corso di un’audizione al Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, per offrire una panoramica sugli sviluppi introdotti dalle nuove norme in materia di immigrazione nel Regno Unito. Mobilità dei cittadini e dei lavoratori, collaborazione di polizia e gestione della pandemia i temi su cui si è incentrata l’audizione.
Rivolgendosi a deputati e senatori dell'organismo bicamerale, l'ambasciatore Trombetta ha evidenziato i cambiamenti riguardanti la mobilità dei cittadini e dei lavoratori, che si articolano in un nuovo sistema di elaborazione, gestione e controllo delle regole di soggiorno, immigrazione e più in generale degli ingressi nel Paese.
L’ambasciatore ha ricordato che i connazionali che volessero trasferirsi nel Regno Unito per lavoro o studio dovranno fare domanda di visto e attenersi ad una legge sull’immigrazione che non distingue più tra cittadini europei e quelli di altre nazionalità.
Dopo aver evidenziato che, per un periodo massimo di permanenza di 180 giorni in un anno, il visto non è necessario ai fini turistici, l’ambasciatore Trombetta ha fornito alla commissione un aggiornamento sulla presenza di connazionali oltremanica, riportando gli ultimi dati disponibili sul numero di registrati all’anagrafe dei residenti all’estero (Aire) e al EU settlement scheme (EUSS), il programma di residenza per cittadini europei stabilito dal governo britannico. Nel primo caso si tratta di circa 449,000, mentre nel secondo di 380,000 iscritti.
Quanto all’accordo di cooperazione fra polizie siglato fra Regno Unito e UE a dicembre, l’ambasciatore ha riferito che allo stato attuale è previsto lo scambio delle informazioni di carattere operativo, ma con meno obblighi rispetto alla situazione in vigore precedentemente e senza garanzie sullo scambio di informazioni in tempo reale.
Intervenendo infine sulla gestione della prima fase della crisi pandemica, l'ambasciatoreTrombetta ha indicato che circa 30mila connazionali siano rientrati in Italia grazie a una task force organizzata tra ambasciata e consolati operanti nel Regno Unito. (focus\ aise)