Leggi per l’emigrazione e non emigrazione per le leggi: riscoprire Mons. Scalabrini – di Nello Gargiulo

SANTIAGO DEL CILE\ aise\ - Le emigrazioni condizionano le politiche interne ed estere della maggior parte dei paesi del mondo. Sono fenomeni determinati non solo da spostamenti per motivi lavoro. I flussi si originano anche per situazioni di partenze molto complesse, includendo guerre, disastri naturali ed altri fattori, e quindi, ogni valutazione presenta grandi difficoltà. Quello che è inverosimile è quando si scoprono fenomeni di mafia che speculano sulle sventure altrui.
Le speculazioni si fanno più copiose quando le reti si allargano dalle partenze fino ai travagliati viaggi che sono vere e proprie avventure nel vuoto e nell’ incertezza. La speranza è sempre l’ultima a spegnersi.
L’emigrazione va accompagnata da programmi consistenti ed adeguati, soprattutto nella fase di arrivo in un determinato paese per favorirne l’integrazione nel mondo del lavoro e nel sociale. Nella nostra America siamo deficitari su questo.
La combinazione di Accoglienza e Solidarietà è la stella polare dell’arte dei rapporti e delle relazioni umane, ma queste possono ricoprirsi anche di ingenuità se non vengono sufficientemente valutati e corretti quegli interessi di voler servire chi ha bisogno di aiuto per cercare lavoro, casa, cure, scuole per i figli, ecc.
La nostra cultura moderna, che si alimenta di quegli stili di vita marcati essenzialmente per la ricerca del successo personale, non crea un ambiente favorevole per affrontare queste problematiche di per sé complesse. Il fenomeno migratorio si trasforma spesso anche in un problema di emarginazione sociale. La società civile ad ogni modo è convocata a questo scopo in modo particolare, ma deve saper fare bene i conti che i suoi fini che sono “ideali” e le risorse finanziarie che sono necessarie sono strumenti per raggiungerli. Il lucro di per sé qui non dovrebbe trovare spazio.
La società civile, se svolge bene il suo compito in collaborazione con i governi e con gli organismi internazionali, troverà anche il mercato disposto a fare la sua parte. Anche la Chiesa cattolica, con la sua rete di opere sociali pastorali, ha un grande spazio per trasformare il proprio messaggio di fede in una vera azione di promozione umana.
Abbiamo bisogno di maestri e testimoni nello stesso tempo per affrontare queste tematiche. L’esperienza e lo stile di Mons. Scalabrini con l’emigrazione italiana possono fare da sponda come metodo di lavoro quando si tratta di disegnare e dare contenuti adeguati alle legislazioni nazionali ed internazionale su questi temi. Alla fine del XIX secolo Scalabrini ha proposto e sviluppato un modello di collaborazione tra la Chiesa, le organizzazioni sociali ed i governi per gestire in modo adeguato le migrazioni. La politica dovrebbe lasciarsi guidare anche oggi da chi ha esperienza e qualcosa da dire e da fare. Si deve e si può fare qualcosa insieme. (nello gargiulo*\aise)
* consigliere CGIE per il Cile