Promozione lingua e cultura, rete consolare e rappresentanza: il focus della Commissione America Latina del CGIE

ROMA\ aise\ - Il sostegno ai connazionali alluvionati in Brasile; la necessità della formazione linguistica degli italodiscendenti; l’esigenza di uniformità nell’erogazione dei servizi consolari e di prevedere un piano di incentivi e stimoli specifici per l’area al fine di incoraggiare la scelta di tali territori quale sede di servizio; la ricerca di soluzioni per garantire una rappresentanza equa. Sono alcuni dei temi analizzati dalla Commissione continentale America Latina del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero - CGIE.
La Commissione ha dunque esaminato la grave situazione che ha colpito lo Stato brasiliano del Rio Grande do Sul e la città di Porto Alegre a seguito delle recenti alluvioni, esprimendo solidarietà nei confronti dei connazionali colpiti e riconoscendo l’instancabile impegno del Console generale, del personale consolare e del locale Com.It.Es., che hanno operato in condizioni estremamente difficili. È stato altresì apprezzato il pronto intervento della Regione Veneto, che ha organizzato una raccolta fondi, e del Governo italiano, al quale è stata sottolineata la necessità di istituire un canale istituzionale permanente per la raccolta e distribuzione degli aiuti umanitari.
In merito alla promozione della lingua e della cultura italiane, la Commissione ha espresso preoccupazione per la scarsa considerazione riservata ai suoi suggerimenti riguardo l’applicazione della Circolare ministeriale che regola i contributi agli enti gestori. In America Latina, alla maggior parte degli iscritti all’AIRE è precluso l’accesso ai corsi di lingua italiana inseriti nei curricula scolastici. La Commissione ha quindi voluto ribadire l’importanza di una formazione linguistica rivolta agli adulti italodiscendenti mediante un programma ministeriale dedicato poiché rappresenta la nuova frontiera della promozione della lingua e della cultura italiane, anche allo scopo di formare una cittadinanza consapevole, con l’obiettivo di mantenere viva l’identità culturale tra le nuove generazioni. L’assenza di tali interventi potrebbe comportare un impoverimento dell’italianità nell’area, dove invece l’impatto della presenza italiana è ampiamente riconosciuto.
Si è dato atto di un miglioramento dei servizi consolari per quanto concerne i tempi di erogazione dei passaporti, ma permane la criticità nella gestione degli appuntamenti per le pratiche di riconoscimento della cittadinanza.
La Commissione ha altresì rilevato che il buon funzionamento dei servizi consolari dipende sia dalle situazioni locali che dalla professionalità del personale e ha sottolineato l’importanza di unificare le procedure almeno a livello Paese e di condividere le buone pratiche. Nonostante le nuove assunzioni previste dalle ultime leggi di Bilancio, la carenza di personale continua a costituire un problema significativo. La Commissione ha espresso forte preoccupazione per l’incapacità sistemica di coprire tutte le posizioni vacanti dell’organico consolare in un’area che registra un costante incremento di iscritti all’AIRE e ha ribadito la necessità di prevedere un piano di incentivi e stimoli specifici per l’America Latina, al fine di incoraggiare la scelta di tali territori quale sede di servizio.
La Commissione guidata da Mariano Gazzola, Vicesegretario generale per l'America Latina, ha infine manifestato preoccupazione per la ripartizione dei Consiglieri territoriali, che potrebbe ridurre la rappresentanza di alcune comunità italiane in America Latina nella prossima Consiliatura. Paesi come Perù, Colombia, Ecuador, Paraguay, Bolivia e tutta l’America Centrale e i Caraibi rischiano di continuare a rimanere esclusi. È stata dunque sollecitata la ricerca di soluzioni che garantiscano una rappresentanza equa senza penalizzare i Paesi che già ce l’hanno. (aise)