Voto all’estero: il Comites di Santo Domingo trasmette una relazione all’Ambasciata

SANTO DOMINGO\ aise\ - Difficoltà nella ricezione dei plichi, consegne “inadeguate e disomogenee”. Queste le criticità riscontrate dal Comites di Santo Domingo in occasione del referendum dell’8 e 9 giugno. Criticità trasmesse ufficialmente all’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Dominicana e, per conoscenza, al Consigliere del CGIE di nomina governativa residente nel Paese, Paolo Dussich, in un documento di sintesi elaborato dalla Commissione Diritti Civili, Politiche Sociali e Rapporti con l’Autorità Consolare del Comites, presieduta dal Segretario Flavio Bellinato.
Il documento, spiega il Comites, “raccoglie segnalazioni pervenute da connazionali in merito alle difficoltà riscontrate nella ricezione dei plichi elettorali, nonché a potenziali infrazioni”. Il Comitato esprime “forte preoccupazione per l’inefficienza del sistema di voto per corrispondenza così come attualmente strutturato. Ancora una volta, le modalità di consegna si sono rivelate inadeguate e disomogenee, con disservizi diffusi e una generale mancanza di uniformità nei tempi e nelle procedure. Il servizio svolto dalla compagnia incaricata della distribuzione è stato ritenuto insoddisfacente, pur rappresentando soltanto l’ultima manifestazione di un problema ben più ampio e sistemico”.
Il Comites, precisano da Santo Domingo, “non intende muovere critiche alla rappresentanza diplomatica, che ha sempre dimostrato disponibilità e apertura al dialogo, e che certamente si trova ad affrontare enormi difficoltà ogniqualvolta si avvale dei servizi di compagnie di distribuzione. Tuttavia, richiama con forza l’attenzione della politica italiana: è giunto il momento di riformare seriamente il meccanismo del voto all’estero. Non è accettabile che, a ogni appuntamento elettorale, migliaia di cittadini italiani nel mondo si ritrovino a dover fronteggiare disservizi e incertezze per poter esercitare un diritto fondamentale”.
L’auspicio della Presidente Licia Colombo è che “le testimonianze raccolte possano contribuire a sollecitare una riflessione profonda e concreta da parte del Parlamento italiano. Il nostro impegno continuerà affinché il diritto di voto dei connazionali all’estero venga garantito in modo efficace, sicuro e dignitoso”. (aise)