Bando delle Idee “Turismo delle Radici”: il Comitato delle Radici Ciociare vincitore per il Lazio

ROMA\ aise\ - Con la pubblicazione della graduatoria finale, in attesa dell’aggiudicazione definitiva, il bando delle Idee sul Turismo delle Radici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha visto affermarsi, nel Lazio, il Comitato delle Radici Ciociare.
Il Bando, pubblicato a febbraio e suddiviso per regioni, aveva il compito di individuare il team di professionisti che per ogni regione dovrà gestire le attività di accoglienza dei “turisti delle radici”, circa 80 milioni di italiani ed italo-discendenti.
Il Comitato Ciociaro, vincitore per la Regione Lazio, nasce dall’esperienza di Italia Gens, in cui Loreta di Fazio e Sonia Fiorini si occupano di itinerari delle radici da anni, e di Glocal Think che, presieduta da Vincenzo Castaldo, si occupa di supportare i piccoli comuni, soprattutto quelli delle aree interne, a svilupparsi e promuoversi.
Castaldo è anche il coordinatore del progetto Comitati delle Radici Italiane.
Il Team si completa con Lorenzo Arnone Sipari, Elisabetta Chiarantoni, Marco Minella, Michela Maria Luce De Marco, Cristina Zazzaro, Francesca Ascenzi, Annagiulia d’Emilio, Lorenzo Cirelli che, ognuno per la propria competenza, apporteranno know how ed esperienza in diversi ambiti.
Il Comitato nasce anche grazie al supporto del Comune di Alvito e della DMO Ciociaria Valle di Comino e fondamentale sarà il supporto dei circa 50 partners pubblici e privati che hanno sostenuto il progetto.
“La scelta di partire dalla Ciociaria Valle di Comino non è stata casuale. È stata una terra di consolidata tradizione migratoria con fenomeni unici. Il risultato premia la professionalità che metteremo a disposizione di tutti”, dichiara Sonia Fiorini.
Gli investimenti che verranno realizzati con il progetto “Bando delle Idee” nella Regione Lazio avranno una importante ricaduta nel territorio formato da piccoli paesi e zone rurali che potranno tornare a vivere grazie ad appropriate strategie di comunicazione e di accoglienza.
“I turisti delle radici sono dei turisti speciali”, spiega Fazio. “Generano un turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l'anno. I servizi offerti si fondano sull’autenticità dei rapporti umani, la cultura dei luoghi, la genuinità dei prodotti tipici”.
Il progetto presentato al Ministero prevede molte azioni: al centro l’accoglienza e la ricerca genealogica.
“Lavoreremo al fianco degli operatori professionali e delle altre DMO della Regione per costruire offerta turistica, ma soprattutto – evidenzia Castaldo – modelli di sviluppo di accoglienza omogenea che dovranno essere utili a far crescere l’intera filiera creando nuove opportunità di lavoro e ricadute sociali per l'interesse di tutta la comunità”.
Nelle prossime settimane il progetto entrerà nel vivo dell’operatività in accordo con il Ministero degli Esteri e saranno avviati i contatti con Regione, Comuni ed operatori professionali. (aise)