Salvaguardia dei giochi e sport tradizionali: “Tocatì” nel Registro delle Buone Pratiche dell’Unesco

RABAT\ aise\ - Inaugurato lo scorso 28 novembre, è in corso a Rabat, in Marocco, il diciassettesimo Comitato intergovernativo della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Nel corso dell’evento – che si chiuderà il 3 dicembre – Tocatì, un programma condiviso per la salvaguardia dei giochi e sport tradizionali lanciato dall’Associazione Giochi Antichi di Verona, è stato iscritto nel Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia.
Il Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (art. 18 della Convenzione) è lo strumento che gli Organi della Convenzione usano per selezionare e portare all’attenzione della comunità internazionale quelle esperienze/programmi e progetti, nazionali o multinazionali, che meglio riflettono i principi e obiettivi della Convenzione. Le candidature multinazionali, favorendo processi di cooperazione, sono le più vicine allo spirito dell’UNESCO, che ha come suo primo obiettivo la pace nel mondo attraverso la scienza e la cultura, nello sforzo di favorire processi di dialogo e mutuo rispetto tra i popoli e le culture.
Nei suoi venti anni di vita ed esperienza – che corrispondono anche ai vent’anni di esistenza della Convenzione UNESCO (Parigi 2003) – l’Associazione Giochi Antichi (AGA) ha costruito attraverso Tocatì una solida rete a livello nazionale e internazionale - fondata su una programmazione di attività di salvaguardia (cooperazione, sensibilizzazione, identificazione, rivitalizzazione, ricerca e documentazione, educazione, formazione, promozione, protezione …) che vanno ben oltre il Festival Tocatì, identificato da tutto il partenariato come la principale azione del programma.
Un programma oggi riconosciuto Buona Pratica dall’UNESCO, e proposto come tale da 5 paesi: Italia capofila con numerose associazioni di Gioco e Sport Tradizionale, ONG, Musei, Istituzioni, Università e Centri di Ricerca provenienti da tutta la penisola; Belgio con l’organizzazione ombrello di VlaaS - Vlaamse Traditionele Sporten, il Museo Sportimonium e l’ONG Workshop Intangible Heritage nelle Fiandre; Francia, con la Confédération des jeux et sports traditionnels de Bretagne (FALSAB), la Fédération de Gouren – Bodadeg ar Gouren, la Fédération des jeux et sports traditionnels basques d’Iparralde, le Comité National des Quilles au Maillet; Croazia, con l’associazione ombrello Istarski Pljočkarski Savez e l’ONG Ecomuseo Batana in Istria e infine Cipro, rappresentato dall’Association Laografikos Omilos “Ktima” che raggruppa numerose comunità di gioco tradizionale della regione di Paphos.
REGISTRO DELLE BUONE PRATICHE DI SALVAGUARDIA
Per l’Italia si tratta della prima iscrizione al Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia, uno strumento innovativo e impegnativo che si distingue dalle Liste (in particolare la Lista Rappresentativa, fino ad oggi l’unica utilizzata dall’Italia) per un forte impegno nella sperimentazione di pratiche di effettiva salvaguardia del patrimonio vivente. Una candidatura frutto degli sforzi congiunti di AGA - associazione capofila della rete di comunità e istituzioni locali che fin dal 2003 ha trovato il supporto da Comune di Verona e della Regione del Veneto – e del Ministero della Cultura italiano che con l'Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura italiano ha coordinato a livello tecnico-scientifico-istituzionale la Candidatura UNESCO del Programma Tocatì in dialogo con gli Uffici competenti degli Stati-parte coinvolti: Belgio, Croazia, Cipro, Francia.
“Un caloroso ringraziamento va all’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura Italiano e alle altre Istituzioni Nazionali per la fiducia, il sostegno e il lavoro di coordinamento. L'iscrizione di Tocatì nel Registro delle Buone Pratiche ci incoraggia a rafforzare la nostra azione all'interno della grande comunità UNESCO. Giochi e giocatori ci aiuteranno ad affrontare nuove sfide, facendo del patrimonio immateriale uno strumento di dialogo tra culture, benessere per le comunità e pace tra i popoli!”, il commento di Giorgio Paolo Avigo - Presidente Associazione Giochi Antichi (AGA).
Con questo riconoscimento si apre una nuova fase storica per il Programma Tocatì che dovrà perseguire e sviluppare i suoi obiettivi, così sintetizzati dall’Organo di valutazione dell’UNESCO, che ha riconosciuto l’eccellenza del dossier di candidatura: rafforzare un terreno comune di scambio e cooperazione tra comunità e istituzioni; istituire un processo per l'identificazione, la documentazione e il monitoraggio partecipativi dei giochi e degli sport tradizionali in quanto elementi del patrimonio vivente; migliorare la trasmissione dei giochi e degli sport tradizionali nell'educazione formale e non formale; responsabilizzare e proteggere le comunità, aumentando la loro capacità di garantire l'accesso e la gestione gli spazi pubblici; coinvolgere comunità, gruppi, individui, istituzioni e altri soggetti interessati in iniziative innovative di rafforzamento delle capacità. (aise)