Accadde a Creta 1941-1945: il libro di Patrizia Larese

ROMA\ aise\ - Si intitola “Accadde a Creta 1941-1945” il nuovo libro di Patrizia Larese in libreria dallo scorso 27 gennaio, per Infinito edizioni (€ 17,00 – pag. 208). Ad aprire il volume la prefazione di Paolo Fonzi.
Creta, 8 febbraio 1944: il piroscafo Petrella, stipato di circa 3.100 soldati italiani, viene affondato da due siluri inglesi al largo della baia di Souda. I carcerieri tedeschi non dettero scampo ai prigionieri che cercavano di salvarsi gettandosi nelle acque dell’Egeo. Molti di loro furono soccorsi da pescatori greci che, alla vista della nave in fiamme, non esitarono a sfidare i marosi e le mitragliatrici.
Severino Larese, tenente della divisione Siena, padre dell’autrice, fu tra coloro che ebbero salva la vita ma in famiglia non parlò quasi mai di questa drammatica vicenda.
Dopo la sua morte, per colmare un vuoto personale e storico, l’autrice decide di andare alla ricerca dei fatti accaduti a Creta e si imbatte nell’ecatombe degli Internati militari italiani (Imi), i prigionieri di Hitler.
Il libro è un viaggio nel tempo e nei luoghi in cui Severino Larese trascorse due anni terribili della sua gioventù, una testimonianza degli eventi tragici vissuti sotto l’occupazione germanica dalla popolazione cretese e dalla comunità ebraica dell’isola, la più antica d’Europa, annientata nella Soluzione Finale.
Patrizia Larese, laureata in matematica all’Università di Torino, esperta di telecomunicazioni, ha lavorato come dirigente in multinazionali e nell’amministrazione pubblica. Viaggiando in diverse parti del mondo come tour leader ha scoperto di nutrire una grande passione per la fotografia. Ha collaborato con alcune riviste di viaggio e si è impegnata come fotografa con associazioni ambientaliste e attive in difesa dei diritti umani. Giornalista pubblicista, i suoi articoli sono pubblicati su riviste cartacee e testate online. (aise)