Come si restaurano le opere di arte contemporanea? Seminario al Macte di Termoli

Pinelli
TERMOLI\ aise\ - Frutto di una ricerca tra le opere premiate con il Premio Termoli a partire dagli anni Sessanta oggi nucleo della collezione permanente del MACTE, il Museo di Arte Contemporanea di Termoli ospita fino al 24 gennaio 2025 la mostra “SCOLLAMENTI: La collezione in circolo”.
Nel contesto della mostra, il prossimo 15 novembre dalle 16 alle 18.30, sarà ospitato al MACTE il seminario aperto a tutti “Come si restaurano le opere di arte contemporanea?”.
La partecipazione di professionisti del settore e di docenti e studenti della Scuola di Restauro dell'Accademia di Brera, che si sono occupati direttamente del restauro delle opere di Carlo Carchietti, LeoNilde Carabba e Mimmo Conenna, permetterà di condividere con il pubblico esperienze, metodologie e casi studio che mettono in luce le sfide legate alla conservazione e ai processi di valorizzazione dell’arte contemporanea.
Durante l’incontro interverranno Luisa Mensi della Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera, la Soprintendente Dora Catalano della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Molise, Monia Bigucci, storica dell'arte, Damiano Coralli, restauratore, e Cecilia Cellerino, laureata alla Scuola di Restauro di Brera.
Il public program di SCOLLAMENTI proseguirà, il 13 dicembre e il 17 gennaio 2026, con i due appuntamenti del ciclo “Scopri le storie dell’arte contemporanea” rispettivamente con un approfondimento sulla comunicazione degli eventi d’arte con Marcella Russo e con una lezione sui progetti d’artista con Matilde Galletti.
SCOLLAMENTI. LA MOSTRA
Caterina Riva, direttrice del MACTE e curatrice della mostra, ha scelto le opere esposte tra quelle parte della collezione del Premio Termoli, non soltanto per celebrarne i settant’anni di vita, ma soprattutto, approfondendo le ricerche e i materiali degli oltre venti tra artisti e artiste coinvolti, per sottolineare come dal 1955 ad oggi, il Premio sia stato uno straordinario inventario del dinamismo dei linguaggi dell’Arte, con l'intenzione di mettere in risalto alcune opere di artisti poi premiati dal successo, come Carla Accardi e Mario Schifano, ma anche di riportare all'attenzione del pubblico opere esposte recentemente in altri musei, come quelle di Riccardo Lumaca e Tomaso Binga.
L'esposizione consente al pubblico anche di riscoprire le opere di Carlo Carchietti, Pino Pinelli, Mimmo Conenna e LeoNilde Carabba – rientrate a Termoli dopo l'attento restauro eseguito dalla Scuola di Restauro dell'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) – ma anche di constatare il cattivo stato di conservazione di altre, un modo per sollecitarne il restauro.
Le opere in mostra sono accompagnate da schede storico-artistiche che consentono di approfondire le ricerche, gli interessi e le biografie degli artisti, seguendo ad esempio le traiettorie di Fathi Hassan e scoprendo la pratica di vincitori delle più recenti edizioni del Premio, come Riccardo Baruzzi. (aise)