Tajani: costante impegno per tutelare le imprese italiane che operano in Russia

ROMA\ aise\ - L’efficace attuazione delle sanzioni contro la Russia per evitare effetti distorsivi sull’economia italiana; le questioni bancarie e doganali connesse al quadro sanzionatorio; la protezione degli investimenti italiani in Russia; le autorizzazioni emesse in deroga dalle singole Autorità nazionali competenti, che consentono di esportare/importare beni altrimenti sanzionati ove siano soddisfatte determinate condizioni. Questi i temi al centro del “Tavolo di lavoro sull’evoluzione della situazione delle imprese italiane in Russia”, presieduto questa mattina, 2 dicembre, alla Farnesina dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Quella di oggi è stata la quinta riunione dedicata alla tutela degli interessi del nostro comparto imprenditoriale in Russia. Un comparto che continua a operare nel Paese nel pieno rispetto del quadro sanzionatorio vigente.
Il Ministro Tajani, ricordando lo stretto coordinamento dell’Italia con gli USA nel contesto della mediazione per la pace in Ucraina, ha ribadito il costante impegno del Governo per tutelare i legittimi interessi delle nostre aziende che operano in Russia. Il titolare della Farnesina ha evidenziato l’impegno di tutto il Sistema Italia per fornire assistenza e soluzioni concrete attraverso un rinnovato lavoro di squadra tra istituzioni e operatori economici. Tra gli esempi concreti citati da Tajani, la clausola sul XVIII pacchetto di sanzioni, che permette alle aziende italiane del settore imballaggio alimentare e farmaceutico di continuare a esportare previa autorizzazione, o ancora il lavoro in corso per consentire finanziamenti agevolati per imprese italiane che detengono controllate in Russia.
Il Tavolo organizzato dalla Farnesina ha visto la partecipazione anche dell’Ambasciatore designato Stefano Beltrame, di delegati di Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Banca d’Italia, ICE Agenzia, nonché delle associazioni di categoria e aziende. Hanno partecipato da remoto anche l’Ambasciata d’Italia a Mosca e le associazioni di categoria rappresentative della comunità imprenditoriale italiana in Russia (GIM Unimpresa; Confindustria Russia; Camera di Commercio italo-russa).
La Farnesina ha anche riportato l’apprezzamento per questo modello di dialogo pubblico-privato dei partecipanti al tavolo. (aise)