Plantarium: le fotografie di Giovanni Cocco all’IIC di Amburgo

AMBURGO\ aise\ - Sarà inaugurata domani, 9 dicembre, alle 19:00 all’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo “Plantarium”, mostra fotografica di Giovanni Cocco dedicata alle piante esotiche e tropicali del quartiere romano Garbatella.
La mostra resterà esposta all’Istituto fino al 31 gennaio 2023. Sarà possibile visitarla dal lunedì al giovedì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 16:00, il venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00, così come prima e dopo le manifestazioni dell’Istituto.
La partecipazione al vernissage è gratuita, ma è richiesta la prenotazione tramite il portale Eventbrite. Durante il soggiorno nelle sale dell’Istituto si dovrà indossare una mascherina FFP2.
PLANTARIUM è uno studio fotografico sul rapporto ben riuscito tra pubblico e privato, tra elementi naturali e costruzioni, tra spazio urbano e sociale. Lo studio è stato condotto nel quartiere romano della Garbatella, un quartiere con numerosi edifici di edilizia popolare costruiti durante il regime fascista, fondato nel febbraio 1920.
La Garbatella e la sua flora sono un segreto romano ben custodito; si tratta di un quartiere unico, noto per la sua architettura basata sui lotti popolari, un particolare tipo di edilizia sociale pubblica con edifici progettati nello stile del "Barocchetto romano" e modellati sul modello dell’English Garden City Movement, con edifici di pochi piani e grandi aree verdi condominiali a collegamento del costruito.
Il quartiere è una piccola isola urbana unica nel suo genere e al momento della sua creazione aveva il più alto rapporto tra superficie edificata e spazi verdi “pubblici ma privati” che sono stati, per generazioni di residenti dei lotti, luoghi di socialità e di incontro che ancora vivono solo grazie alla cura degli abitanti.
Da qui la scelta di Giovanni Cocco di fotografare le piante, che mostrano un tipo di esotismo estetico, comportamentale, architettonico e legato alla vegetazione di tutto il luogo fisico e che sono il simbolo dell’equilibrio tra pubblico e privato, dell’interazione riuscita tra questi due elementi.
Con la sua serie fotografica “Plantarium”, Cocco offre uno sguardo di questo tesoro, svelando la flora e la vegetazione del quartiere e i suoi incantevoli spazi verdi. Così facendo, Cocco lavora per preservare il suo mistero, mentre prova a dare movimento alle sue nature morte.
Giovanni Cocco, nato a Sulmona in Abruzzo nel 1973, nel 1995 consegue un diploma come Fotografo Industriale. Vive e lavora a Roma.
Nel 1998 inizia un progetto a lungo termine sulla vita di sua sorella “Monia”, disabile dalla nascita, premiato con il secondo premio al al Emerging Photographer Grant di Burn Magazine - Fondazione Magnum e segnalato dalla giuria del Premio Roger Pic della Scam di Parigi, che gli dedica una mostra in occasione del Mois de la Photo nel 2012. “Monia” nel 2016 vince il PDN Award e riceve il Grant della Reminder Photography Stronghold Gallery, premiato con un’esposizione personale a Tokyo. Con lo stesso lavoro realizza un libro in self publishing e viene premiato con il TOP Fedrigoni Award nel 2017. Dal 2007 al 2010 completa "Burladies", una serie di ritratti sulla vita delle donne nel mondo del Burlesque, esposto al MART di Trento e Rovereto nel 2010. Con lo stesso lavoro è selezionato dall'Agenzia Internazionale VII, dove resterà per due anni, coprendo numerosi reportage per magazine internazionali. Dal 2013 collabora con la scrittrice italiana Caterina Serra sui progetti “Displacement”, e “A che ora chiude Venezia” analisi e investigazione di fotografia e scrittura sulla trasformazione e l’omologazione delle città storiche in Italia esposto al MACRO di Roma in occasione del Festival internazionale di fotografia nel 2015.
Nel 2018 vince i l bando pubblico del comune di Roma “Contemporaneamente” con il progetto “Plantarium - piccolo atlante botanico della Garbatella” all’interno del programma Garbatella Images insieme al fotografo Francesco Zizola e Silvia Camporesi a cura di Sara Alberani. Il lavoro viene esposto alla 10B Gallery in una collettiva e successivamente con una personale alla Galleria Page Blanche, di Parigi per il Mois de la Photo 2019. (aise)