L’Italia é "anche" patria della lotta all’evasione e alla frode, non "solo" di evasori e frodatori - di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ - Grande riconoscimento ieri, a Roma, da parte delle più alte cariche dello Stato, compresi, oltre al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, anche i Presidenti del Senato, Ignazio La Russa, della Camera, Lorenzo Fontana, e la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, all’impeccabile cerimonia per celebrazione del 249° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.
Occasione, per le Fiamme Gialle, di presentare un bilancio annuale di tutto rispetto, che rende onore ad uno dei migliori corpi di polizia economico-finanziaria del mondo, e giustamente orgoglioso il Comandante Generale, Andrea De Gennaro, padrone di casa dell’evento.
I titoli di alcuni articoli dei giornali di oggi riportano, però, una lettura poco attenta e purtroppo sempre molto sensazionalistica dei risultati presentati dalla Guardia di Finanza, soprattutto in materia di frodi ed evasione fiscale.
Indicando che in Italia “aumentano evasori e frodatori” e non, come sarebbe stato più corretto, da una lettura attenta dei comunicati stampa del Comando Generale del Corpo, che la Guardia di Finanza è riuscita a scoprire più evasori e frodatori.
Che è cosa ben diversa. Perché non offrirebbe la possibilità, a chi avesse interesse a screditare l’Italia sulla stampa estera, di poterne approfittare.
Soprattutto in un periodo in cui l’Italia è sotto osservazione nel quadro del Pnrr.
Ma anche, ed è forse la cosa peggiore, rischia di incoraggiare evasori e frodatori potenziali al passare all’atto, dicendosi, “se evadono e frodano tutti, perché non dovrei farlo pure io?” con comprensibile frustrazione di chi le imposte le paga invece sino all’ultimo centesimo. In Italia e in altri paesi Ue.
Perché la realtà è che grazie alla Guardia di Finanza, che usa mezzi sempre più sofisticati (a differenza di altri paesi), compresa l’Intelligenza Artificiale, nella lotta alla criminalità economico-finanziaria, in Italia vengono scoperti sempre più evasori. E sempre meno frodatori riescono a farla franca.
E sarebbe un modo più corretto di raccontare i risultati operativi delle Fiamme Gialle: che renderebbe il giusto merito non solo alla Guardia di Finanza, ma anche all’Italia, che dispone di una legislazione antifrode ed un sistema investigativo contro la criminalità organizzata, a cominciare da un Corpo di polizia economico-finanziaria come la Guardia di Finanza, che altri paesi, in Europa e nel mondo, ci invidiano.
Devo dire che questo fatto, che rende torto agli italiani, compresi i milioni di residenti all’estero che sono spesso più vittime degli stereotipi sul nostro Paese, non è solo di oggi. Perché osservo da decenni, ogni anno e con qualunque governo, molti giornali continuare a titolare che “sono aumentati frodi ed evasori”. E non è vero.
O, almeno, sfido a dimostrarlo con dati scientifici. Che non siano solo quelli degli evasori e dei frodatori scoperti dalla Guardia di Finanza in Italia. Perché sarebbe come stabilire quanti pesci ci siano nel mare unicamente dal pesce pescato. Ignorando che in alcuni paesi (o in alcuni periodi) c’è chi usa le reti a strascico e chi, invece, usa invece la canna da pesca.
Si dà così una “percezione”, in Italia e nel mondo, della realtà italiana che non le corrisponde. Di paese “solo” di evasione, frode e criminalità. Mentre è “anche” paese all’avanguardia, in Europa e nel mondo, nella lotta alla criminalità economico-finanziaria, e non solo di tipo mafioso.
Proprio grazie alla Guardia di Finanza, che, il 21 giugno del 2024, celebrerà ben 250 anni di storia gloriosa, a difesa delle finanze e della legalità, non solo in Italia ma di tutta l’Unione europea. (alessandro butticè\aise)