La voce d’Italia/ L’importanza della pressione internazionale – di Mauro Bafile

CARACAS\ nflash\ - “Non dimenticare. Non si può, non si deve. Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ha assicurato che consegnerà, per una approfondita e definitiva verifica, i verbali di tutti i seggi al Tribunale Supremo di Giustizia. E lo ha fatto. In qualunque altra nazione, in cui l’indipendenza del Poteri – leggasi Esecutivo, Legislativo, Giudiziario e, nei casi in cui è considerato tale, Elettorale – è rispettata, sarebbe sufficiente. Non in Venezuela. La ragione è semplice: non c’è potere dello Stato che non sia “contaminato” dal “chavismo”. Detto in altre parole, la cui sovranità non sia asservita, subordinata agli eccessi e alle deviazioni del potere. Quindi, qualunque giudizio espresso del Tribunale Supremo Elettorale non appare credibile. Il Consiglio Nazionale Elettorale, in un esercizio di trasparenza reale, dovrebbe rendere pubblici i verbali, come era prassi democratica 25 anni fa, quando l’alternanza al potere era la consuetudine. È ciò che chiede la comunità internazionale ed è ciò che chiedono tutti i venezuelani”. Inizia così l’editoriale con cui Mauro Bafile commenta quanto accade in Venezuela su “La voce d’Italia”. (nflash)