Valorizzare i formaggi Dop nella ristorazione italiana: Afidop e Fipe incontrano Lollobrigida

ROMA\ nflash\ - I formaggi DOP sono di casa in un ristorante italiano su 4 (25,3%), ma solo uno su 10 (10,2%) li valorizza riportandone la corretta denominazione nel menu. A rivelarlo uno studio Griffeshield per AFIDOP - Associazione dei Formaggi Italiani DOP e IGP - realizzato su un campione rappresentativo di 21.800 ristoranti e presentato ieri a Roma al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida, assieme al nuovo logo dell’associazione. Un’occasione non sfruttata appieno per un comparto che, con 4,68 miliardi di euro di valore alla produzione e 56 denominazioni, rappresenta il 59% del valore del cibo DOP IGP e SGT del Paese e detiene il primato mondiale per numero di produzioni casearie certificate. Pur essendo tra le prime voci dell’agroalimentare italiano, con 5 posizioni nella top 10 dei prodotti DOP per fatturato, il comparto per AFIDOP ha importanti margini di crescita, specie nel fuori casa, dove i formaggi sono al centro dell’offerta ma non vengono valorizzati come meriterebbero. Ciò anche alla luce del percepito dei consumatori italiani, con il 58% che ritiene importante la presenza del marchio sui propri acquisti alimentari e il 40% che è disposto a spendere dal 5 al 10% in più per avere un prodotto certificato. (nflash)