Parigi: Mattarella incontra gli studenti dell’Istituto Statale Italiano “Leonardo Da Vinci”

PARIGI\ aise\ - “Siete formati per essere cittadini di una società aperta”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi, prima di inaugurare al Louvre la mostra “Napoli a Parigi - Il Louvre invita il Museo di Capodimonte”, ha incontrato gli studenti dell’istituto Statale italiano “Leonardo Da Vinci”.
Nel salutare gli studenti, - accompagnato dal Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, dall'Ambasciatrice Emanuela D'Alessandro e dalla Console generale a Parigi Irene Castagnoli - Mattarella si è detto “davvero lieto di essere oggi qui con voi, in questo prestigioso edificio storico in cui, oltre a costruire le fondamenta del vostro sapere, avete l’opportunità di trarre ogni giorno beneficio dall’integrazione, dal dialogo, dalla compenetrazione tra due culture: quella della Francia e quella dell’Italia, per gli italiani del vostro Paese d’origine e del Paese che vi ospita”.
“Vorrei farvi i complimenti per l’impegno che dedicate allo studio, alla cultura, alla lingua italiana, in un luogo che ben rappresenta l’amicizia e il costruttivo incontro dei nostri popoli e della nostra cultura”, ha aggiunto il Presidente. “Voi studenti, dai più giovani, all’inizio del percorso scolastico, a coloro che stanno per concludere il ciclo degli studi, rappresentate una realtà importante non soltanto per la Francia e l’Italia, ma anche per l’Europa. Perché l’Europa – ha sottolineato il Capo dello Stato – non è soltanto l’ambito in cui sussistono i nostri Paesi. Ma è soprattutto un luogo ideale fatto di persone, di esperienze, di affinità, di valori, di sogni: tutti elementi che, anche se non li vedete, si trovano all’interno dei vostri zaini, perché crescono con voi ogni giorno. È qui, in luoghi come questo, che più che altrove cresce l’Europa”.
Fatti agli studenti i complimenti per i risultati raggiunti anche in importanti competizioni internazionali, Mattarella li ha esortati ad andare “avanti, con sempre maggiore impegno. I brillanti risultati sono merito vostro e dei vostri docenti, che saluto con cordialità e che ringrazio per l’impegno, la passione e la dedizione con cui svolgono un ruolo primario nell’insegnamento in Francia, così legata all’Italia da profondi legami storici e culturali”.
“Il nome di questo Istituto – ha proseguito il Presidente – evoca questa stretta interrelazione. Leonardo da Vinci unisce Francia e Italia; le sue opere sono in Francia e in Italia; la sua vita trascorsa in Italia e in Francia. Il suo genio è emblematico di quanto vi sia di comune tra le culture francese e italiana”.
Il Capo dello Stato ha quindi salutato “tutto il personale che presta qui la sua opera ogni giorno. So che questo Istituto vanta importanti ex allievi e che da qui sono uscite, nella sua ormai quasi centennale esperienza, generazioni di studenti preparati, affidabili, coscienziosi, che hanno testimoniato la validità del percorso formativo che qui si realizza. Ne risulta arricchito il bagaglio culturale e, grazie al confronto fra esperienze diverse, la capacità di affrontare il futuro con fiducia e con determinazione. In definitiva, venite formati ad essere cittadini di una società aperta”.
“Care studentesse e cari studenti, la cultura è il miglior biglietto di presentazione. Per definizione, per ciascun Paese, è un patrimonio costituito da custodire e da sviluppare con cura e con applicazione costante”, ha detto Mattarella invitando gli studenti a visitare la mostra al Louvre, “progettata proprio per mettere in luce le tante connessioni tra Francia e Italia”.
“Sarete voi, in futuro, ad avere il compito di mantenere vivi questi legami, approfondendoli, anche attraverso le amicizie che tesserete su questi banchi, attraverso le esperienze che farete, e grazie a quanto saprete restituire alla società di questa vostra così importante esperienza. Certamente siete consapevoli che il vostro impegno quotidiano è il migliore investimento che possiate fare per voi stessi e per il futuro dei nostri Paesi. Un futuro – ha concluso – che è nelle vostre menti, ed è anche realmente nelle vostre mani”. (aise)