Sbs Italian/ Marley ha nove anni ed è australiano, ma suo papà Andrea dovrà lasciare il Paese - di Massimiliano Gugole

MELBOURNE\ aise\ - “Non sono rimaste opzioni valide all'italiano Andrea Tindiani per un visto che gli consenta di rimanere in Australia. Solo il ministro dell'Immigrazione potrebbe intervenire e concedere la residenza permanente ma il tempo sta per scadere”. È Massimiliano Gugole a denunciare il caso in un articolo pubblicato ieri sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutto il Paese.
“Se il ministro Andrew Giles non interverrà, c'è un rischio reale per Marley, mio figlio, cittadino australiano” con conseguenze che potrebbero essere “irreversibili e molto serie”, afferma il veronese Andrea Tindiani a colloquio con SBS Italian, cui parla di una “lettera in cui l'AAT (Administrative Appeals Tribunal) ha rigettato il ricorso da lui presentato come ultimo tentativo per ottenere un visto.
Allo stesso tempo, nella risposta, il Tribunale ha però riconosciuto che Andrea e suo figlio “hanno un rapporto significativo e che il richiedente è un padre devoto“.
Per Andrea ora non sembra esserci alcuna valida opzione di visto rimasta.
Un bellissimo dono
Andrea Tindiani è arrivato per la prima volta in Australia 11 anni fa con un Working Holiday Visa, l'opzione preferita da molti giovani viaggiatori che vogliono visitare il Paese e guadagnare qualche soldo durante il viaggio.
Come capita a molti, Andrea si è innamorato dell'Australia, ma non solo. Poco dopo aver iniziato una relazione con una ragazza australiana, Emily, nel 2014 è arrivato quello che Andrea definisce “un dono“, Marley.
Anche dopo aver intrapreso strade diverse, Andrea ed Emily hanno continuato a collaborare come genitori per il bene di Marley. Vivendo prima insieme, poi separatamente, la coppia aveva trovato un modo per far funzionare le cose e Andrea era riuscito ad assicurarsi una sponsorizzazione con l'obiettivo di arrivare alla residenza permanente.
Nel 2016, a causa della ristrutturazione della sua azienda, Andrea ha perso il lavoro e, con esso, il diritto di restare in Australia. Da quel momento in poi ha ottenuto una lunga serie di visti temporanei, tra cui un secondo visto Working Holiday e tre visti consecutivi per studenti.
Sebbene ci siano alcuni visti disponibili per i cittadini stranieri che sono genitori di cittadini australiani, nessuno di essi è adatto al caso di Andrea.
Alcuni dei visti disponibili per genitori hanno “un tempo di attesa di trent'anni e devi aspettare fuori dal Paese“, dice Andrea. “Un altro visto“, prosegue, “ti permette di restare ma non puoi lavorare e io devo mantenere me stesso e la mia famiglia“.
Pochi giorni prima dell'addio
“Tutti quelli con cui abbiamo condiviso la nostra storia dicono che non può essere vero. È contro ogni logica!“, sostiene Andrea.
Il 30 agosto Andrea Tindiani dovrà lasciare l'Australia, essendosi esaurita ogni strada legale per rimanere. Ma il ministro dell'Immigrazione ha poteri discrezionali che gli consentono di prendere decisioni in un numero limitato di casi.
“Il futuro che io cerco di presentare a Marley non è un futuro in cui manco, è un futuro in cui sono presente“, dice Andrea. “Tra qualche settimana è la festa del papà. Solamente l'idea che Marley possa non avere il padre... Questa non è una cosa che lui si merita, che nessun bambino si merita”.
SBS Italian ha richiesto un commento all'ufficio dell'on. Andrew Giles ma, al momento della pubblicazione, non ha ricevuto risposta. Il Dipartimento degli affari interni ha confermato che “per motivi di privacy il ministro non è in genere in grado di commentare i singoli casi“”. (aise)