Il console Stendardo conclude la sua missione ad Adelaide: il saluto alla comunità italiana

ADELAIDE\ aise\ - Si conclude oggi, 8 settembre, la missione di Adriano Stendardo ad Adelaide, dopo quasi quattro anni alla guida del Consolato d’Italia nel South Australia. “È stata una bellissima esperienza, impegnativa e ricca di soddisfazioni”, sottolinea Stendardo nella sua lettera di commiato ai connazionali. “Quattro anni in cui ho affrontato, sotto la guida della nostra Ambasciata a Canberra, problemi non semplici, legati all’emergenza del COVID e alla gestione dei servizi consolari in un contesto emergenziale”.
Il console Stendardo ricorda di aver lavorato, come i suoi “predecessori” in favore dello “snellimento”, nonché di una “maggiore efficienza e digitalizzazione dei servizi offerti alla comunità italiana, incentivando il ricorso alle piattaforme online e ai sistemi di pagamento elettronici” e, ringraziando i dipendenti del Consolato ”per la competenza e per l’elevato spirito di servizio dimostrato”, rivendica gli “importanti successi” conseguiti “nella valorizzazione dell’insegnamento della lingua italiana, tutt’ora studiata ad Adelaide, ogni anno, da circa 30.000 persone. Il recente arrivo del nuovo lettore di italiano presso le università è una ulteriore testimonianza della particolare attenzione che l’Italia dedica alla conservazione della nostra lingua nel mondo”, sottolinea.
Stendardo nella sua lettera non ha mancato di ringraziare per il “continuo sostegno” e la “collaborazione” Com.It.Es., associazioni e altre realtà italiane nel South Australia, che hanno contribuito all’organizzazione di “un gran numero di eventi artistici, culturali e di promozione del nostro sistema scientifico ed economico”.
Stendardo lascia il suo incarico ad Adelaide “con il sentimento di aver compiuto il mio dovere al servizio dell’Italia” e, ringraziando i connazionali per l’accoglienza “familiare” riservatagli sin dal suo arrivo, si lascia l’Australia “con sinceri sentimenti di amicizia e di affetto per la nostra comunità. Sono certo”, conclude, “che il collega che mi sostituirà proseguirà il lavoro iniziato con rinnovato slancio ed entusiasmo”. (aise)