“Partenariati per il talento”: l’Italia partecipa al programma Ue per la manodopera qualificata dall’estero

ROMA\ aise\ - L’Italia partecipa attivamente al programma avviato dalla Commissione europea per l’attrazione di manodopera qualificata dai Paesi terzi, in linea con il Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, denominato “Partenariati per il talento”. Il programma mira a creare una cornice europea per rafforzare le iniziative degli Stati membri sui canali regolari di mobilità per lavoro, anche con appositi finanziamenti europei, e per rispondere alle esigenze di lavoratori qualificati delle imprese europee, producendo un effetto positivo sulla gestione della migrazione e sul contenimento dell’immigrazione irregolare grazie al rafforzamento della collaborazione con i Paesi terzi interessati.
I primi cinque Paesi individuati sono Bangladesh, Egitto, Marocco, Pakistan e Tunisia, tutti di interesse per l’Italia in virtù sia delle consolidate relazioni bilaterali sia della consistenza dei flussi migratori da ciascuno di essi e dunque della presenza in Italia delle rispettive comunità.
Nel corso del 2023 l’Italia ha sostenuto due iniziative per la realizzazione di progetti di mobilità legale per lavoro, approvati e firmati nei giorni scorsi, con un finanziamento complessivo da parte della Commissione europea di 10,6 milioni di euro, a cui si aggiungono 1,4 milioni di fondi italiani.
Per l’Egitto, l’iniziativa è stata promossa da AICS e Ambasciata italiana e ha ottenuto un finanziamento della Commissione di 2 milioni di euro, a cui si aggiungerà un ulteriore milione da AICS, per la realizzazione del “Centro italo-egiziano per l’impiego” destinato alla formazione professionale di lavoratori nel settore turistico-alberghiero, per l’impiego sia in Egitto sia in Italia.
In Tunisia e Marocco, all’accordo di delega con OIM per distinte iniziative nei due Paesi per un valore complessivo di 8.625.000 euro è associato un cofinanziamento del Ministero dell’Interno di 400.000 euro per attività da svolgere in Italia. In Tunisia, si tratta di un’iniziativa proposta inizialmente da ANCE e dalla Onlus ELIS per formare 2.000 lavoratori edili tunisini, mentre in Marocco l’iniziativa supportata dal Ministero del lavoro mira invece a formare 500 lavoratori nel settore della meccatronica. Entrambi i progetti sono della durata di 36 mesi.
Il risultato è frutto di un lavoro di squadra dei Ministeri degli Affari Esteri, del Lavoro e Politiche Sociali e dell’Interno, insieme all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ad AICS e al settore privato.
La partecipazione dell’Italia al “Partenariato dei Talenti” rientra nella più ampia politica migratoria volta a rafforzare i canali di ingresso legale in Italia per lavoro, anche attraverso accordi internazionali, come quello siglato in ottobre con la Tunisia e in novembre con l’India.
Le diverse iniziative internazionali si avvalgono dei nuovi strumenti approvati nel 2023 per ampliare i canali regolari di ingresso per lavoro: il decreto flussi triennale e l’ingresso fuori dalle quote del decreto flussi per i lavoratori stranieri formati all’interno di Corsi di istruzione e formazione professionale nei Paesi di origine realizzati sulla base di specifiche richieste delle aziende italiane e riconosciuti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. (aise)