Donne leader a servizio dell’Ucraina: l’AICS a colloquio con Daria Kaleniuk

credit Tetiana Synia

ROMA\ aise\ - Daria Kaleniuk è co-fondatrice e direttrice esecutiva del Centro di Azione Anticorruzione, autorevole organizzazione nazionale che ha plasmato le riforme anticorruzione e giudiziarie in Ucraina. Kaleniuk, che è anche co-fondatrice del Centro Internazionale per la Vittoria Ucraina (ICUV), in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, ha condiviso con l’AICS la straordinaria partecipazione delle donne ucraine nella resistenza contro l’invasione russa del 2022 e il loro ruolo cruciale nella promozione di azioni internazionali.
Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo dall’attivista ucraina.
D. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, vogliamo parlare del ruolo cruciale delle donne ucraine. Qual è stata l’entità della partecipazione e dell’impatto delle donne in questo contesto?
R. Oggi in Ucraina le donne stanno agendo per mantenere il loro paese resiliente, dimostrando un impegno eccezionale in tutti i settori della società. La partecipazione femminile si è evoluta notevolmente rispetto alle tradizionali responsabilità civili. Si presume generalmente che il settore della sicurezza e della difesa sia dominato dagli uomini ma le donne oggi occupano posizioni ministeriali, e rappresentano il 25% dell’organico delle forze armate. Questa guerra ha innescato un movimento per promuovere l’uguaglianza nei diritti e nei doveri, e molte donne sono disposte ad assumersi responsabilità attive per contribuire alla causa. Oltre al coinvolgimento nelle forze armate, le donne ucraine partecipano attivamente in varie associazioni umanitarie e di beneficenza, sia all’interno che all’esterno del paese. Organizzazioni composte interamente da donne forniscono formazione in ambito tecnologico alle forze armate ucraine. Dalle donne che sole sostengono le loro famiglie a chi sta al fronte, tutte siamo in prima linea nel contesto di una guerra per la nostra esistenza che richiede la partecipazione di ogni individuo, senza distinzioni di genere.
D. In qualità di leader del Centro di Azione Anticorruzione e co-fondatrice del Centro Internazionale per la Vittoria Ucraina, hai attivamente sostenuto gli interessi ucraini a livello globale. In che modo le donne, in particolare, hanno contribuito a plasmare la narrazione internazionale e catalizzare azioni in risposta all’aggressione russa?
R. La guida del nostro centro è interamente affidata a donne, una decisione che è stata influenzata anche dalle circostanze, dato che gli uomini non possono lasciare il paese a causa della guerra in corso. Questa situazione ci ha spinto a dedicarci attivamente a dare voce ai nostri connazionali oltre i confini ucraini. Attraverso attivismo e campagne d’informazione, ci impegniamo a condividere senza riserve la dura realtà della situazione. Sebbene possa sembrare insolito, e a volte anche scioccante, sentire donne parlare di armi, crediamo sia essenziale rivolgerci ai decisori internazionali per far comprendere al mondo che non possiamo negoziare con chi compie atti così atroci.
D. Come percepisci il collegamento tra l’empowerment delle donne e la lotta contro la corruzione? In che modo l’avanzamento dell’uguaglianza di genere può contribuire a misure più efficaci e allo sviluppo complessivo della società?
R. Il legame tra l’emancipazione delle donne e la lotta contro la corruzione è cruciale per comprendere come promuovere una società più equa e resiliente. L’uguaglianza di genere non è solamente un principio etico, ma anche un agente per il progresso e il benessere sociale. In particolare, il coinvolgimento attivo delle donne nelle sfere decisionali contribuisce in modo significativo alla promozione di misure più efficaci e alla costruzione di una società più robusta. Le donne possono agire come catalizzatori di un cambiamento culturale, promuovendo la trasparenza, l’integrità e la responsabilità a tutti i livelli della società. La diversità di genere nelle posizioni di leadership contribuisce a creare un ambiente più equilibrato. Mentre persistono riserve, ad esempio, riguardo al coinvolgimento femminile in ruoli chiave all’interno delle forze armate, è ampiamente dimostrato che le donne mostrano maggiore attenzione per la sicurezza dei soldati e una gestione più prudente delle operazioni. Questa competenza deve essere riconosciuta e incoraggiata, superando le barriere culturali e promuovendo una partecipazione femminile più attiva in tutte le sfere decisionali. Affrontare tali stereotipi e pregiudizi è essenziale per garantire un progresso autentico verso una società più equa e forte.
D. In situazioni di conflitto, le donne affrontano rischi specifici legati alla violenza di genere e alla discriminazione. Qual è la tua valutazione della situazione delle donne in Ucraina durante questo periodo, soprattutto per quanto riguarda la violenza di genere?
R. Le donne in Ucraina sono immerse in una realtà complessa e tormentata, che richiede una risposta urgente e approfondita. La violenza di genere è stata utilizzata come arma bellica dalla Russia, con orribili testimonianze dai territori liberati e dal fronte. Questa forma di violenza non è semplicemente un risultato collaterale del conflitto, ma rappresenta una strategia deliberata e cruenta, con conseguenze devastanti per le donne coinvolte. Le atrocità comprendono molestie, sequestri e abusi sistematici. Le donne, incluso il personale arruolato, vivono nel costante timore non solo di perdere la vita sul campo di battaglia, ma anche di essere prese in ostaggio e sottoposte a orrori indicibili. La violenza psicologica e gli abusi sessuali perpetrati dall’esercito russo hanno inflitto ferite profonde, le cui cicatrici invisibili si estendono al di là del campo di battaglia, generando impatti duraturi nella società. Affrontare questi traumi richiede un intervento tempestivo e mirato, fornendo il supporto adeguato alle donne colpite. Solo così sarà possibile mitigare gli effetti a lungo termine di questa guerra.
D. Quali sono le tue riflessioni sul ruolo delle donne nella promozione di un mondo migliore e come possiamo collaborare per raggiungere questo obiettivo condiviso?
R. La necessità di azioni per garantire l’uguaglianza di genere è pressante, non solo in Ucraina ma a livello mondiale. Le donne sono campionesse nella promozione di un mondo libero, e la guerra in corso ha reso ancor più urgente il loro ruolo nella costruzione di un futuro migliore. Deve esserci una maggiore presenza di donne nel settore della difesa e della sicurezza, specialmente a livelli decisionali elevati. Credo che questo contribuirà a rendere il mondo un luogo più sicuro e giusto”.
AICS è impegnata in Ucraina in numerose iniziative per tutelare le donne e promuovere l’uguaglianza di genere, fornendo supporto psicologico alle vittime del conflitto e promuovendo l’emancipazione femminile in tutti i livelli della società. Inoltre, è attiva nell’ambito dell’anticorruzione, contribuendo al “Ukraine Country Programme” dell’OCSE, che mira a sostenere specificamente il rafforzamento dello stato di diritto e delle iniziative contro la corruzione. (aise)