A Belluno due giorni dedicati al “Turismo delle radici” e ai “Veneto-discendenti”

BELLUNO\ aise\ - Sono oltre cinque milioni i veneto-discendenti. Tanti di questi hanno una gran voglia di visitare la terra di origine, il loro Paese, la loro Regione, i loro parenti, di cui spesso hanno sentito solo vagamente parlare. Ne conoscono appena appena l’esistenza grazie a generici racconti. Ma, proprio per questo, è forte in essi il desiderio di conoscere, di informarsi, di venire nel Veneto. Un ideale ritorno alle origini.
Sono i potenziali “turisti delle radici” e rappresentano una ricchissima risorsa culturale ed economica della quale si delineano importanti sviluppi. Sono i protagonisti del “Turismo delle radici” al quale si guarda con crescente attenzione. Ne è coinvolta la civiltà veneta nella sua complessità: storia, cultura, arte, società, ambiente, paesaggio, economia, produzioni tipiche, enogastronomia, folclore, tutti temi che saranno affrontati giovedì 22 e venerdì 23 maggio a Belluno, nell’aula magna del Seminario gregoriano, in via San Pietro 19.
Il tema generale: “Turismo delle radici: un viaggio tra memoria e futuro”.
Organizza il meeting l’Associazione “Radici Venete”, nata nel 2023 nell’ambito del programma Italea del Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale. La presiede Walter Brunello ed ha sede a Treviso, in spazi della Provincia.
“Radici Venete - sottolinea Walter Brunello - pur rivolgendosi ai Veneto- discendenti, guarda con attenzione a tutti gli Italo-discendenti (sono quasi cento milioni). Il nostro impegno, molto in sintesi, è finalizzato a facilitare il viaggio in Italia per gli italiani all’estero e gli italo-discendenti, che è la specifica mission del programma Italea, che è diretto sia a chi desidera riscoprire i luoghi, tradizioni e costumi dei propri avi, sia a chi non ha ancora identificato le proprie radici e potrà contare su una rete di genealogisti affidabili”.
Il convegno si articola in sezioni. Si aprirà il 22 maggio, alle 9:30, con un “Reading letterario, curato dall’Associazione Premio Giuseppe Mazzotti”. Interverranno gli scrittori Nicola Vegro, Danilo Narduzzi ed Emanuele D’Andrea.
Seguirà un confronto sul tema “Italo-discendenti: una risorsa per il futuro dell’Italia”.
Nel pomeriggio i lavori del convegno si svilupperanno in due sezioni: una sarà dedicata all’importanza dell’offerta turistico culturale e ambientale veneta; nell’altra saranno messe a fuoco le radici italiane nel mondo. Saranno presentate, in particolare, testimonianze di chi ha saputo mantenere vivi e attuali i legami con la terra veneta.
Sarà incentrata sulla “Genealogia, cuore del Turismo delle radici” la giornata di venerdì 24 maggio. Per gli italo-discendenti la genealogia è una disciplina particolarmente interessante e coinvolgente perché documenta e ricostruisce discendenze e legami di parentela tra famiglie. Crea gli alberi genealogici che sono tanto cari a chi ha a cuore la propria origine e gli sviluppi successivi.
I lavori si concluderanno con un incontro sul “Turismo delle radici e le sfide del futuro”: un esame delle opportunità economiche che si prospettano. Seguiranno la presentazione e la visita del Museo interattivo delle migrazioni di Belluno.
Le due giornate di studio e di confronto sul “Turismo delle radici” si presentano anche come un’opportunità per conoscere il mondo dell’emigrazione, per approfondirne aspetti culturali, sociali, economici, relazionali. Per conoscere storie esemplare di uomini che hanno fatto e fanno onore all’Italia e al Veneto. Due uomini per tutti, gli ultimi due Papi: sono italo discendenti Papa Francesco e Papa Leone XIV. (aise)