“Gocce d’Italia”: i consiglieri di minoranza del Comites Manchester chiedono chiarimenti

MANCHESTER\ aise\ - “Da molti mesi in qualità di consiglieri del Comites di Manchester chiediamo l’avvio di una interlocuzione sul progetto straordinario “Gocce d’Italia”, finanziato dal MAECI e gestito dall’organo esecutivo e dalla maggioranza del Comites di Manchester, che veda anche la partecipazione del responsabile della società che l'ha realizzato per conto del Comites”. Ne danno notizia in una nota Emanuele Bernardini, Gianluigi Cassandra, Gianluca Fanti e Silvana Poloni ricordando che “durante il periodo in cui ricoprivamo la Presidenza e l’Esecutivo del Comites di Manchester abbiamo convocato quattro assemblee con all’ordine del giorno questo tema. Tali assemblee non si sono mai potute svolgere a causa della mancanza del numero legale, dovuta tutte le volte all’assenza di alcuni consiglieri che oggi fanno parte proprio dell’attuale Esecutivo e della maggioranza in carica”.
Negli ultimi mesi, ricordano, “da semplici consiglieri dopo il cambio di maggioranza che si è avuto nel Comites di Manchester, abbiamo presentato richieste formali e motivate, come è diritto e funzione di ogni consigliere, affinché l’argomento fosse inserito all’ordine del giorno e affinché si potesse avere un confronto anche con il responsabile del progetto. Nonostante le reiterate richieste in tal senso, tuttavia, l’attuale Esecutivo non ha ad oggi dato ancora alcun riscontro alle nostre legittime istanze, non inserendo il punto all’odg e non consentendo di fatto l’apertura di una discussione pubblica e franca su un progetto che riguarda la comunità. A seguito della nostra insistenza, il Presidente del Comites aveva addirittura richiesto che venisse presentata una mozione formale che chiedesse l’apertura di un confronto sul progetto “Gocce d’Italia”, l'inserimento della questione all’odg e l'invito al legale rappresentante dell'emittente realizzatrice dei video di venire a relazionare all'assemblea. Presentata la mozione, l’Assemblea veniva dunque convocata per il 12 novembre 2025 ma, in modo assai singolare, non per effettivamente esaminare e discutere il progetto, bensì per discutere e votare sulla legittimità o meno della mozione avanzata dai consiglieri Cassandra, Bernardini e Fanti. Mozione che veniva successivamente e senza motivazione bocciata dalla maggioranza durante l’assemblea”.
Secondo i consiglieri di minoranza, “la mancanza di motivazione e il continuo impedire un sereno e franco dialogo pongono delle legittime domande a cui ad oggi non vi è risposta: perché la maggioranza continua a opporsi a una semplice richiesta di chiarimento e di dialettica? Per quale motivo non si è audito, e non si vuole audire, l’ente realizzatore del video, nonostante si tratti di un progetto finanziato con fondi pubblici che coinvolge i dati personali e l’immagine della comunità italiana nel Regno Unito? Gli stessi problemi che oggi emergono: il problema delle liberatorie degli intervistati non raccolte, la pubblicazione del lungometraggio “Britalians” su canali a pagamento (in questo caso, Prime Video), la selezione delle persone intervistate, sono tutte questioni che chi scrive ha più volte tentato di discutere in assemblea, mettendole all'ordine del giorno già un anno fa, quando l'attuale maggioranza ha deciso di disertare i lavori del Comites non presentandosi e non facendo raggiungere il numero legale, di fatto impedendo che il punto venisse discusso”.
“Tutto questo – sostengono Bernardini, Cassandra, Fanti e Poloni – non fa che nutrire le nostre preoccupazioni di consiglieri Comites, né aiuta a comprendere le motivazioni per cui i contenuti, o parte di essi, del progetto “Gocce d’Italia” siano distribuiti a pagamento su Amazon Prime Video con il titolo Britalians. Ci risulta, inoltre, che il materiale sia stato proiettato in due occasioni nell’area consolare di Manchester, a Lancaster e a Manchester, presso soggetti privati. Questo, a nostro parere, non è lo spirito con cui è stato finanziato il progetto “Gocce d’Italia”: ricordiamo che il progetto è stato interamente finanziato con fondi del MAECI e deve, a nostro parere, essere reso disponibile preliminarmente alla comunità in modo gratuito”.
“Non si tratta di polemiche fini a sé stesse, - sostengono i quattro consiglieri – ma di rispetto delle regole e della funzione democratica del Comites di Manchester, che dovrebbe essere un luogo di dialogo e trasparenza, non uno spazio in cui le domande non trovano risposta”.
“La bocciatura delle nostre legittime richieste e l’assenza di strumenti più efficaci per consentire una discussione democratica in assemblea di tutte le questioni – concludono – ci spingono oggi a rivolgere un appello formale alle autorità consolari, all’Ambasciata d’Italia e al MAECI, affinché intervengano per verificare il comportamento dell’attuale Esecutivo e della maggioranza del Comites di Manchester e per verificare la regolarità delle assemblee del Comites stesso, chiedendo se sia legittimo che l'esecutivo e la maggioranza evitino ripetutamente la discussione di un tema richiesto formalmente dai consiglieri di minoranza e se sia ammissibile rifiutare l’invito al legale rappresentante di una testata che ha ricevuto 14.000 euro di fondi pubblici, negando ai consiglieri la possibilità di interloquire sul progetto realizzato dalla stessa testata”. (aise)