La diplomazia culturale tema della missione a Vienna del Centro Studi Federico II - di Goffredo Palmerini

VIENNA\ aise\ - È un pomeriggio di sole il 27 maggio a Vienna, quando la delegazione del Centro Studi Federico II giunge a Palazzo Metternich, in Rennweg 27, sede dell’Ambasciata d’Italia. La rappresentanza si è composta all’Hotel Royal, nei pressi della splendida Cattedrale di Santo Stefano, con Giuseppe Di Franco e Maria Cristina Pensovecchio, arrivati da Palermo, Maria Luisa Macellaro La Franca da Bordeaux, Mattia Carlin da Venezia e chi scrive da L’Aquila. L’evento, organizzato dal Centro Studi in stretta collaborazione con l’Ambasciata, contempla una riflessione a tre voci – l’Ambasciatore Giovanni Pugliese, il Presidente del Centro Studi Giuseppe Di Franco e il Presidente del Comitato scientifico Goffredo Palmerini – sul tema “Diplomazia e interconnessione culturale per la promozione del Soft Power, il fascino della Cultura che unisce il mondo”.
Il Centro Studi, sin dalla sua fondazione nel 2021, ha fortemente impegnato la sua attività sul tema della diplomazia culturale, del dialogo interculturale, del multilateralismo, dell’arte delle relazioni, quali utili ed efficaci mezzi di promozione della pace nel mondo.
Il Presidente Giuseppe Di Franco, che da 4 anni guida il Centro Studi Federico II, con grande tenacia ha promosso iniziative internazionali svoltesi in Italia (a Roma e Venezia) e all’estero (Stati Uniti, Francia, Austria, Slovacchia). Progetti di grande respiro, tra i quali per brevità si citano il convegno dedicato a Federico II, realizzato al Senato della Repubblica il 30 maggio 2022, la missione internazionale “For Culture Worldwide” presentato a New York, presso la sede dell’ONU dal 28 al 31 marzo 2023 su invito delle Nazioni Unite, il convegno internazionale “La Terra Santa luogo di incontro” sulle tre religioni monoteiste e sulla pace, realizzato a Roma, presso il Palazzo della Rovere in Vaticano, l’11 maggio 2023.
Il prossimo impegno del Centro Studi riguarderà la partecipazione ad un evento istituzionale a Roma, il 17 giugno prossimo, presso la Camera dei Deputati dove il Presidente Di Franco, insieme al Presidente del Comitato scientifico, incontreranno il Sen. Giulio Terzi di Sant’Agata, l’Ambasciatore Gaetano Cortese e il Presidente del gruppo di amicizia Italia-Finlandia, On. Fabio Raimondo, in occasione della presentazione del volume “Villa Hjelt, l’Ambasciata d’Italia a Helsinki”, 34.ma opera curata dall’Amb. Cortese, pubblicata di recente.
Tornando all’evento, la delegazione guidata dal Presidente Di Franco giunge un’ora abbondante prima dell’inizio della manifestazione, prevista alle 17, accolta dal personale dell’Ambasciata che con efficiente premura risolve ogni dettaglio ed esigenza. Maria Luisa Macellaro La Franca, pianista e direttrice d’orchestra, scalda le sue mani al pianoforte pronto per il concerto nel grande Salone di Palazzo Metternich, dove si terrà la manifestazione. L’Ambasciatore Giovanni Pugliese viene a salutarci mezz’ora prima dell’inizio, mentre la funzionaria Annamaria Tammaro ci accompagna nella visita agli ambienti dello splendido palazzo. Intanto il Salone delle Feste si riempie in ogni ordine di posti, praticamente tutte le rappresentanze - diplomatiche istituzionali e civili - della comunità italiana a Vienna sono presenti.
C’è empatia e intensa partecipazione emotiva: il concerto è dedicato alla memoria della pianista Ryoko Tajika, recentemente scomparsa, moglie del ministro plenipotenziario Massimo Drei, Vice Capo Missione presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, presente all’evento delegato dall’Ambasciatrice Debora Lepre. Alle 17 in punto l’Ambasciatore Giovanni Pugliese apre con il saluto il suo intervento ricordando Ryoko Tajika Drei, che l’Ambasciata ha omaggiato con una targa commemorativa posta sul pianoforte che si utilizza nel Salone delle Feste, “affinché il suo ricordo possa continuare a vivere qui a Vienna, città che lei tanto amava e dove aveva studiato e lavorato anche in passato”. L’Ambasciatore, sottolineando il valore della cultura nel costruire relazioni di pace, ha poi richiamato brevemente alcune annotazioni della biografia artistica della pianista Maria Luisa Macellaro La Franca.
Il Presidente Giuseppe Di Franco ha sintetizzato il significato della missione del Centro Studi Federico II nella capitale austriaca, il valore della diplomazia culturale, le iniziative che sin dalla fondazione il Centro promuove in campo culturale nell’affermare i valori del dialogo e della pace. La serata, ha aggiunto, “sarà occasione per consegnare all’Ambasciatore Giovanni Pugliese il Premio Internazionale Federico II, giunto alla quinta edizione, onorificenza che il Centro Studi conferisce ogni anno ad emerite Personalità. Il Premio consiste in una statuetta in bronzo massiccio che riproduce l’imperatore Federico II, realizzata in fusione e con il metodo artigianale chiamato “lavorazione a cera persa” dal M° fonditore Domenico Signorello”.
Chi scrive, nel suo intervento, ha ringraziato l’Ambasciatore Pugliese e richiamato l’onore di parlare alle Rappresentanze dell’Italia a Vienna e loro tramite all’intera comunità italiana in Austria, avvertendo anche la sensibilità di veder dedicato il concerto alla memoria di Ryoko Tajika Drei; come mia abitudine, quando visito o incontro le comunità e le rappresentanze italiane nel mondo, ho espresso la sempre profonda gratitudine per i sentimenti d’affetto, vicinanza e solidarietà che da ogni parte del mondo furono tangibilmente espressi a L’Aquila, colpita il 6 aprile 2009 dal terremoto.
Di seguito, il Presidente Di Franco, insieme al Presidente del Comitato scientifico e a tutti i membri della delegazione del Centro Studi, hanno consegnato all’Ambasciatore Giovanni Pugliese l’artistica statuetta bronzea del Federico II International Award 2025, conferitagli con unanime deliberazione per i suoi meriti nel campo della Cultura e della Pace.
Di Franco e l’Ambasciatore hanno quindi consegnato l’Augustale a Gabriele De Stefano, Vice Capo Missione; Nicola Locatelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura; Corrado Cipollini, Direttore ICE; Andrea Colonnelli, Country manager ENIT in Austria; e ad Angelo De Angelis, Addetto alla Difesa presso l’Ambasciata d’Italia.
La parola è quindi passata alla musica grazie al concerto di Maria Luisa Macellaro La Franca, considerata dalla critica musicale internazionale come una delle più interessanti direttrici d’orchestra e pianiste della nuova generazione.
Una magnifica performance, stupenda, di forte suggestione. Il Centro Studi Federico II è davvero orgoglioso di averla come prestigiosa componente del Comitato scientifico.
Direttrice d’orchestra e pianista di fama, Maria Luisa Macellaro La Franca ha un repertorio che spazia dalla musica antica alla musica moderna. Formatasi negli studi di pianoforte, composizione e direzione d'orchestra al Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, si è poi specializzata a Zurigo presso la prestigiosa Zurich Musik Hochschule, dove si è anche diplomata in jazz, composizione, musica da camera e musica antica, con il massimo dei voti. Come compositrice, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, nei concorsi pianistici vincitrice di innumerevoli premi nazionali e internazionali, in Italia e all’estero. Ha iniziato la carriera giovanissima, che l'ha portata ad esibirsi in vari Paesi, come il Teatro Politeama di Palermo, l'Opera di Bordeaux, il Museo MAM e l'Istituto di Cultura Italiana di Rio de Janeiro, la Sinagoga di Berlino e la Sala del Conservatorio Superiore di Dusserldorf, l’Auditorium Los Andes di Mendoza e la Sala del Banco Hipotecario Lujanin in Argentina, la Grosser Saal di Zurigo, il Teatro Boccadoro di Lugano, il Centro Culturale Collado Villalba di Madrid, l’Osaka Grand Theater in Giappone, la Sala Presidenziale di Ankara in Turchia, il Yamaha Concert Hall di Bangkok in Thailandia.
Nell'aprile 2018 ha debuttato come direttrice d'orchestra ad Ankara alla guida della Baskent Akademik Orkestra, una prima assoluta per una donna, che le permette di entrare nel mondo internazionale della direzione d'orchestra. Ha poi debuttato con l'Orchestra Sinfonica Siciliana. Nel corso della stagione 2018-2019, ha diretto a Salerno la “Bulgaria Classic Orchestra” per il concerto di Natale, l'Orchestra Sinfonica di Sanremo a marzo 2019, con una prima assoluta del Concerto per violino di Ina Boyle. Nel giugno 2019 ha diretto l'Orchestra Filarmonica di Craiova e Pitesti, poi l'Orchestra della Costa Azzurra. A novembre ha debuttato in Australia con la Melbourne Chamber Orchestra. Il 1° gennaio 2020 con l'Orchestra da Camera di Firenze, a febbraio con l'orchestra Les Virtuoses de Bordeaux. Nel luglio 2022 è stata chiamata a collaborare con la Fondazione Biennale di Venezia 2022 Teatro, come direttrice d'orchestra (Don Giovanni di Mozart). Nella Stagione 2025 è direttrice ospite dell'Orchestra Sinfonica di Rio de Janeiro, infine è direttrice artistica e musicale del Festival Nuits d'Été au Palais Gallien, che si svolge a Bordeaux nel mese di luglio. (goffredo palmerini\aise)