L’Italia che innova: celebrata in Ambasciata a Berlino la Festa della Repubblica

© Dario-Jacopo Laganà

BERLINO\ aise\ - “La Festa della Repubblica Italiana è un’occasione non solo per riflettere sul nostro passato, ma anche per affrontare insieme ciò che ci attende, nella consapevolezza di avere una responsabilità comune soprattutto nel nostro Continente”. È quanto ha affermato l’ambasciatore d’Italia in Germania, Fabrizio Bucci, nel suo discorso in occasione del tradizionale ricevimento celebrativo tenutosi ieri, 3 giugno, nella sede dell’Ambasciata a Berlino.
Tra gli oltre mille ospiti presenti, numerosi rappresentanti delle istituzioni italiane e tedesche, del corpo diplomatico, dell’economia, della scienza e del mondo accademico, della cultura e dei media, insieme a tanti membri della vivace comunità italiana in Germania. A rappresentare il governo tedesco, il sottosegretario agli Affari Esteri Gunther Krichbaum affiancato da vari membri del governo, tra i quali i sottosegretari Dörte Dinger (Ufficio del Presidente federale), Jörg Semmler (Cancelleria federale) e Ulrich Lange (Ministero dei Trasporti), insieme a numerosi parlamentari e altre autorità federali e locali. Una cornice di grande prestigio che ha reso la festa un momento significativo di dialogo, condivisione e amicizia tra Italia e Germania.
La celebrazione della Festa della Repubblica si è tenuta quest’anno all’insegna del motto “L’Italia che innova”, con un allestimento volto a illustrare le molteplici eccellenze e gli importanti primati dell’Italia attorno a sei cluster tematici: industria 4.0, energia, trasporti, difesa, aerospazio e servizi.
La cerimonia è stata aperta con l’esecuzione solenne degli inni nazionali italiano e tedesco, seguiti da quello europeo, interpretati dalla voce della talentuosa cantante Malika Ayane, accompagnata dalla violoncellista Martina Biondi e dalla violinista Cecila Ferron, tre musiciste italiane che vivono a Berlino e che hanno saputo trasmettere l’intensità e l’emozione del momento.
L’ambasciatore Bucci, nel salutare gli ospiti presenti, ha ribadito la profondità del legame tra Italia e Germania, fondato su valori comuni, cooperazione strategica e una visione condivisa del futuro europeo, nonché l’importanza della ricca e articolata collaborazione tra i due Paesi in tutti i settori. Nel mondo attuale, segnato da instabilità crescente, dal ritorno della guerra sul suolo europeo e da sfide sempre più complesse, “i nostri due Paesi devono farsi promotori di un’Europa più forte, più competitiva, più giusta, più protagonista: con la cultura, l’innovazione, la libertà, l’apertura e l’inclusione e la capacità di fare impresa, per assicurare a tutti noi e alle generazioni future pace, sicurezza e prosperità”.
Nell’anno in cui ricorre il 70° anniversario dell’accordo sulla manodopera tra Italia e Germania, l’ambasciatore ha inoltre rivolto un pensiero affettuoso e sentito ringraziamento alla straordinaria comunità italiana. “Si tratta di una ricorrenza che ci ricorda l’impegno, la dignità, il sacrificio e il contributo prezioso di migliaia di italiani che hanno costruito un ponte tra le nostre due società e che hanno dato un contributo importante al miracolo tedesco”, ha ricordato l’ambasciatore.
La serata è proseguita con un ricco programma musicale: lo ha aperto il violino elettrico di Olen Cesari, seguito dall’energia della band “The Wrong Pillows”, composta dal cantante e chitarrista Bruno di Tillo, dal bassista Jorge Alejandro Garza Gallardo e dal batterista Edoardo Pappi. Un coinvolgente dj set a cura di Leonardo di Badia ha animato il finale della serata. Il programma musicale è stato compilato da Cecilia Ferron e Ege Kavaz, rispettivamente curatrice artistica e visual director di Lab der Musik, realtà berlinese dedicata alla formazione musicale avanzata e alla promozione della cultura musicale contemporanea.
Numerosi gli sponsor della serata a cui l’ambasciatore ha voluto rivolgere il suo ringraziamento: “la loro partecipazione”, ha detto, “testimonia quanto la sinergia tra pubblico e privato sia fondamentale per promuovere l’Italia nel mondo”. (aise)