”Wooden Diamonds. Cultura dell’Olivo e resilienza collettiva”: gli scatti di Filippo Ferraro all’IIC di Montreal

MONTREAL\ aise\ -Wooden Diamonds. Cultura dell’olivo e resilienza collettiva” è il racconto fotografico in tre atti firmato da Filippo Ferraro, che sarà esposto dal 21 marzo al 17 maggio nella sale dell’Istituto Italiano di Cultura di Montreal.
Il progetto illustra il rapporto che unisce la popolazione del Salento ai suoi ulivi: in che modo questo legame permette loro di (ri)definirsi come collettività?
ATTO I: IL DISASTRO – Dal 2013, un batterio killer, la Xylella fastidiosa, ha distrutto 700.000 ettari e ha abbattuto quasi 20 milioni di ulivi nel Salento, nella Puglia meridionale. A causa di questo disastro ecologico ed economico, ha interrotto il legame ancestrale tra le popolazioni locali, gli ulivi e il territorio. Data la centralità del loro ruolo nel paesaggio e nella cultura dell’Italia meridionale, la morte degli ulivi segna la perdita di un’identità condivisa, di un patrimonio e di tradizioni secolari.
ATTO II: LA SPERANZA – Da allora la ricerca ha compiuto rapidi progressi. Sono state scoperte nuove varietà di ulivi resistenti alla Xylella fastidiosa, che sono state ripiantate. Il legno d’ulivo degli alberi centenari affetti dal batterio, viene lavorato e venduto per contribuire agli sforzi di riforestazione.
ATTO III: RINASCITA – Nonostante le difficoltà, la popolazione del Salento ha dimostrato un’eccezionale resilienza. Gli alberi di ulivo vengono ripiantati per ricreare il paesaggio devastato e, oltre ogni previsione, l’olivicoltura sta lentamente rinascendo portando avanti le tradizioni e la storia del Salento.
La mostra sarà inaugurata domani, mercoledì 20 marzo, alle ore 18:00.
Nato nel 1990 a Casarano, in Puglia, Filippo Ferraro vive e lavora a Trieste. È un fotografo documentarista italiano. Dopo gli studi in giurisprudenza, si è dedicato alla fotografia. In un’epoca di cambiamenti climatici, il suo lavoro si interroga sul nostro rapporto con l’ambiente e su come questo rapporto definisca la nostra identità individuale e collettiva. Nel 2022 è stato selezionato per il Leica Oskar Barnack Award e ha vinto l’Andrei Stenin International Press Photo Contest. Il suo lavoro è stato esposto in Italia, Francia, Germania, Russia, Colombia, Regno Unito, Sudafrica e India. (aise)