AUGURI A SAL MARCHESE: 25 ANNI TRA MUSICA E LETTERATURA DA NEW YORK A GERUSALEMME

ROMA\ aise\ - Ci sono uomini che si rifugiano nelle proprie certezze, cullandosi dei propri meriti, del proprio “sapere” e della posizione sociale raggiunta, ma ci sono anche uomini, la minoranza, che si mettono in discussione, che si pongono continuamente nuovi obiettivi e nuove scoperte di vita. Marchese è tra questi.

Correva l’anno 1990, quando Sal Marchese allora un quattordicenne qualsiasi, muoveva i primi passi nel campo della musica suonando e cantando nei piano bar della sua città natale in Sicilia, quell’isola che profuma di limoni ed arance, che, come scrisse lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia: "Lacera persone e sentimenti e invade chi, per nascita o per scelta, si lega a lei".
Da allora sono trascorsi 25 anni e l’artista non si è più fermato. Marchese, 39 anni il prossimo maggio, oggi è un noto autore di canzoni per conto di diverse case editrici musicali nazionali ed internazionali. Poeta, scrittore, cantautore, pubblicista e docente di scuola elementare, ha scritto e composto oltre 60 canzoni, di cui alcune incise anche in spagnolo, ha pubblicato in italiano ed inglese 2 raccolte di poesie (di cui una vanta la prefazione di Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore), ed una raccolta di favole per bambini, tutte opere reperibili presso la biblioteca del comune di Canicattì, in provincia di Agrigento, sua città natale.
Ha in cantiere la pubblicazione di un romanzo e di un diario. Decine le interviste rilasciate per tv, radio e giornali in Italia e all’estero, tra le quali la "Rai International" e "Radio Maria" entrambe a New York, interviste reperibili sul suo sito internet ufficiale disponibile in 4 lingue.
Le sue più note canzoni come: "Grazie Dio", "Bella forestiera", "Il treno fischia e va", "Poeta innamorato", vanno in onda in molte radio italiane all’estero. Da New York a Gerusalemme, passando per Medjugorje, Assisi e Loreto; dalla città più "profana" del mondo, alla città Santa per eccellenza , l’artista, milanese di adozione, partito dalla musica d’autore e la poesia, è riuscito ad "elevarsi" verso una dimensione di vita più spirituale, viaggiando per questi luoghi dello "spirito", come li definisce lui.
Anche le sue recenti canzoni, tra cui: "Tra musica e silenzi", confermano la "metamorfosi spirituale" dell’artista. Gli eremi e i monasteri di Camaldoli (in toscana), quello di Nicolosi (in Sicilia) e quello di Rovio (in Svizzera), sono tra i tanti luoghi in cui Marchese in questi anni si è "eclissato", per ricercare momenti di silenzio e di preghiera. Un personaggio impossibile da inquadrare e da etichettare, e Marchese, spirito libero da sempre, preferisce essere così.
Dietro un apparente atteggiamento da eterno ragazzo un po’ bambino, con l’aria scanzonata e a volte ironica, si nasconde un uomo di grande cultura e soprattutto un uomo di Fede che pochi riescono a comprenderne la levatura, tutte virtù che appartengono solo ai grandi personaggi di un tempo. Tra le tante cose, Marchese è fondatore del Movimento cattolico "I Seguaci di Maria – Figli di Don Bosco", associazione cattolica che si occupa di diffondere tra i giovani, i valori eterni del cristianesimo.
"Sono preoccupato per i giovani – dice l’artista – se non li aiutiamo ad orientarsi verso la bellezza della creatività e la grandezza della spiritualità cristiana, non vedo rosee prospettive per la società". Impossibile fare previsioni per il futuro dell’artista, da un personaggio come Marchese, ci si può aspettare di tutto. (peppe de cesari\aise)