CLAMOROSO A PUERTO ORDAZ IN VENEZUELA: REVOCATA LA NOMINA AL VICE CONSOLE ANTONIO IOVINO – di Michele Moceri

CARACAS\ aise\ - "Una vicenda kafkiana ha avuto il suo momentaneo epilogo, nei giorni scorsi, a Puerto Ordaz (Venezuela), con il Decreto di revoca della nomina a vice console dell’Ing. Antonio Iovino". A spiegare l’accaduto e denunciare alcuni sospetti al riguardo è Michele Moceri, dalle pagine del suo settimanale online Fuori Paese.
"Antonio Iovino era stato nominato Vice Console Onorario in Puerto Ordaz, con Decreto del Console Generale Manlio Giuffrida, il 19 Luglio 2002.
Tredici anni di onorato e disinteressato servizio prestato a tutto favore della numerosa comunità italiana di Ciudad Guayana, e di tutto l’oriente del Venezuela, in un ufficio accogliente e protetto, nel cuore della città, con tre dipendenti e circa ventimila posizioni personali negli archivi.
Mai asservito alle fazioni politiche locali e sempre ligio ai suoi doveri istituzionali, ha dovuto annoverare, purtroppo, tra i suoi nemici, tutti coloro al cui volere non si è mai piegato, e che oggi festeggiano per la sua defenestrazione. Per quanto tempo?
Certamente, la circostanziata denuncia di brogli elettorali, corroborata di nomi e firme, fatta dal Vice Console Iovino, in occasione delle elezioni politiche del 2013, non deve essere andata giù a chi di quei brogli si era reso responsabile. Sono stati tirati in ballo i rappresentanti di istituzioni locali, che a quel tempo appoggiavano elettoralmente candidati che anch’essi rappresentavano istituzioni di rappresentanza degli italiani all’estero oggi in scadenza.
La denuncia è stata anticipata telefonicamente, e poi formalizzata per iscritto, ma a tutt’oggi, nonostante le assicurazioni consolari, non è dato sapere se la Procura della Repubblica di Roma effettivamente ne sia venuta a conoscenza e che stia svolgendo le consequenziali indagini, o che tutto non sia stato, anche involontariamente, insabbiato fra le scartoffie di qualche periferico ufficio.
Una cosa però è certa, i responsabili, anche intellettuali o beneficiari, dei brogli continuano a pontificare in lungo ed in largo per il Venezuela, mentre il generoso ed integerrimo Vice Console Onorario Antonio Iovino è stato disarcionato dall’incarico.
Ed il colmo dei colmi è che il provvedimento gli è stato notificato, via e-mail, senza essere preceduto da nessun contatto… da nessuna spiegazione.
Forse anche la diplomazia italiana comincia a perdere una parte delle proprie caratteristiche, se per comunicare un provvedimento ad un collaboratore, dopo tredici anni di onorato servizio, si affida alle fredde vie telematiche, senza riconoscergli nemmeno l’onore delle armi.
Non sarebbe stato più giusto che il nuovo Console Generale di Caracas, affacciandosi dalla sua trincea, avesse convocato il Vice Console onorario, e prima di emettere un qualsiasi provvedimento, ne avesse ascoltato le ragioni o le giustificazioni (se giustificazioni dovevano essere date) e poi, nella sua piena autonomia, avesse deciso il da farsi? Magari comunicandolo prima personalmente?
Ci sono irregolarità da contestare al Vice Console Iovino? Ed allora che la comunità sappia!
Il provvedimento è solo frutto di scelte politiche? Ed allora che la comunità sappia!
La revoca è collegata alla denuncia per i brogli elettorali? Ed allora che la comunità sappia!
Nel frattempo il Vice Console Onorario Antonio Iovino ha dato incarico ai propri legali in Italia per verificare, presso la Procura della Repubblica di Roma, lo stato in cui si trova la propria denuncia di brogli elettorali, per eventualmente ripresentarla, qualora non risulti essere reperibile, con contestuale informativa ai Ministri degli Affari Esteri e dell’Interno ed ai Presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali ed Esteri.
La comunità di Puerto Ordaz ha già fatto pervenire migliaia di messaggi di affetto e di stima al Vice Console Onorario Antonio Iovino". (aise)