VANCOUVER: CAMBIO DI GUARDIA AL CONSOLATO GENERALE D'ITALIA – di Anna Maria Zampieri Pan

VANCOUVER\ aise\ - Anche per il dottor Fabrizio Inserra, dal 2011 console generale con sede nella metropolitana Vancouver e giurisdizione sull'esteso territorio dell'ovest canadese, è arrivato il momento dell'addio. Anche a quest'uomo sobrio e gentile, con la malinconia del distacco, va detta la gratitudine per la tessitura di esemplari rapporti diplomatici e l'assidua presenza nel divenire della vita comunitaria. Non saranno certo dimenticate la sua capacità di ascolto e comprensione, lo scambio costruttivo di idee e progetti, utili sia agli individui che alla collettività.
Un primo saluto ufficiale, il console generale l'aveva espresso un paio di mesi fa, in occasione della festa della Repubblica, celebrata solennemente al Centro culturale italiano di Vancouver alla presenza di una folla di convenuti. Allora aveva ricordato tra l'altro, in parallelo con l'evento globale dell'EXPO di Milano, "la straordinaria sequenza di eventi che nel triennio 1946-1948 aveva prima portato al referendum costituzionale, con il passaggio alla Repubblica, poi all’insediamento della prima Assemblea legislativa costituente e quindi alla redazione ed entrata in vigore della nostra Costituzione. Da quel momento era iniziata la rinascita dell’Italia dopo le distruzioni e le miserie della guerra e dell’immediato dopoguerra". Il dottor Inserra aveva aggiunto che "ovviamente l’EXPO non è comparabile a tutto questo, ma dopotutto anche il drammatico periodo della ricostruzione non è lontamente paragonabile alla attuale, sia pur pesante, crisi economica" e aveva espresso l’auspicio che "entrambi questi eventi possano costituire il crinale dal quale ci si possa attendere il superamento della crisi".
Dopo quattro anni, quello di Fabrizio Inserra è stato "un discorso di commiato, per il quale gli inevitabili accenti di tristezza nel lasciare una sede altamente interessante vengono compensati dall’aver assistito ad un netto balzo in avanti dell’importanza della sede in una ottica italiana". E come il console generale spiega questo "balzo in avanti"? "È dovuto - afferma - sia al nuovo ricco potenziale a disposizione del neo eletto Comites, ora rinnovato nella sua composizione, con personalità nuove e rinforzato dal mandato popolare delle prime elezioni dirette. E poi - aggiunge - si è verificata una crescita esponenziale di interesse da parte di grandi imprese italiane, alcune di spessore strategico, attive soprattutto nel settore delle grandi infrastrutture e della ingegneria energetica, affacciatesi prepotentemente in British Columbia a seguito delle grandi prospettive che si aprono con i colossali progetti nell’ambito dello sviluppo e commercializzazione del gas naturale" (http://www.chevron.ca/our-businesses/kitimat-lng).
"Tutto questo - sottolinea modestamente - è ovviamente avvenuto indipendentemente da miei particolari meriti, ma io ho cercato di accompagnare al meglio questi affascinanti nuovi sviluppi, che tanto hanno arricchito di interesse il mio mandato". Un percorso di lavoro e di vita durante il quale - ricordiamolo - oltre al personale tutto del Consolato generale egli ha avuto vicina Loriana, sua moglie, alla quale va pure un pensiero riconoscente.
Per il dottor Inserra e per tutti noi italocanadesi della costa del Pacifico, s'è aggiunto "un ulteriore motivo di soddisfazione, costituito dall’assistere alla presentazione, presso la prestigiosa Vancouver Art Gallery, di una rara mostra di arte italiana che ripercorre i momenti più straordinari della nostra produzione pittorica dal 1330 al 1800, con la presenza di opera di grandi maestri quali ad esempio Botticelli, Tiziano, Bellini, Domenichino, Guardi e Salvator Rosa". Titolo della mostra, in visione fino al prossimo 4 ottobre: "Of heaven and eart: 500 years of italian painting from Glasgow Museum" (https://www.vanartgallery.bc.ca/the_exhibitions/current_exhibitions.html). (anna maria zampieri pan\aise)