IN EUROPA A DUE RUOTE: 2000 ANNI DI STORIA COMUNE/ UNA BIGA DI ETÀ ROMANA ALL’IIC DI BELGRADO

BELGRADO\ aise\ - L’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado ospiterà il 9 giugno l’esposizione della biga di età romana ritrovata nei dintorni di Pirot, parte della mostra "Viaggio del carro romano" del Museo Nazionale di Belgrado.
Le parti metalliche di un carro romano ritrovato nel 2013 a Stanicenje, nei dintorni di Pirot, hanno consentito agli studiosi di disegnare e costruire una replica dell’oggetto. Si tratta di un carro leggero dotato di grandi ruote adatte ai viaggi. Il carro era collocato in un tumulo in una zona dove altri tumuli romani erano stati scoperti precedentemente. Tutto ciò indica che si tratta sicuramente di un carro votivo, utilizzato per un rituale funebre, risalente probabilmente ad una data intorno alla fine del primo inizio del secondo secolo dopo Cristo. In quel tempo gli insediamenti romani nell’area avevano importanza strategica, presidiando la provincia di confine della Moesia, lungo la vie che collegavano Naissus (l’odierna Nis) alla Dardania e alla Tracia. La zona era nota per la produzione mineraria (oro, argento, ferro, piombo) e la presenza dell’esercito romano è attestata intorno a Pirot a partire dal secondo secolo dopo Cristo, mentre nell’area compresa tra i fiumi Morava, Nisava, e Timok la presenza romana risale al primo secolo avanti Cristo.
Gli oggetti ritrovati nello scavo presentano caratteristiche funzionali e decorative, con motivi geometrici sovrapposti alla struttura in ferro e forgiati in leghe di rame. La figurazione richiama il culto di Dioniso, nella sua immagine di divinità ctonia e della fertilità terrestre. È probabile dunque che il carro fosse stato tumulato insieme a un defunto, dando così rappresentazione simbolica della morte come viaggio verso un altro mondo a bordo di un carro, tema già presente in Omero e che si ritrova nella biga alata in volo verso il mondo iperuranio del Fedro di Platone.
Il 9 giugno, giorno dell’inaugurazione dell’esposizione al pubblico del modello della biga romana e di alcune parti originali, sarà anche la "Giornata porte aperte" dell’Ambasciata italiana, giornata che si inserisce nel quadro delle iniziative della Delegazione dell’Unione Europea a Belgrado.
In quest’occasione saranno esposti anche alcuni modelli di Vespa, lo scooter più famoso del mondo, che compie 70 anni. Frutto di un’intuizione del progettista Corradino D'Ascanio e della necessità di riconvertire la produzione bellica agli usi civili, la Vespa è divenuta un’icona del boom economico italiano, di un Paese giovane che sognava di andare per nuove strade.
Il fortunato ritrovamento archeologico avvenuto nel 2013 durante la costruzione dell’autostrada Nis-Dimitrovgrad, gli studi e la ricostruzione della biga ad opera del Museo Nazionale di Belgrado e i 70 anni della Vespa: spunti e coincidenze per riflettere sui tempi lunghi della storia, sui cambiamenti sociali, sulla cultura che accomuna Serbia, Italia e Europa e sulle sfide del presente. (aise)