AD MAJORA, AMBASCIATORE ELENA BASILE - di Angelo Tajani


STOCCOLMA\ aise\ - “È questa la quindicesima volta che partecipo ad un ricevimento per salutare un Ambasciatore che si accinge a lasciare la Svezia per trasferirsi in un’altra sede diplomatica o rientrare al MAE di Roma. Da poco giunto in Svezia, durante la reggenza di Benedetto Capomazza di Campolattaro negli anni Sessanta, ad oggi sono stato assente solo due volte da Oakhill: durante il periodo in cui era Ambasciatore Guastone Belcreda e Luigi Valdettaro della Rocchietta, essendo rientrato in Italia e precisamente a Cervo (IM) in Liguria, dove dirigevo un albergo di proprietà svedese”. A scrivere è Angelo Tajani che dalle pagine de “Il lavoratore”, bimetrale di cui è direttore editoriale a Stoccolma.
“In questo mezzo secolo ed oltre, ad Oakhill, si sono avvicendate personalità di altissimo livello: i Reali in partenza per visite di Stato, due Presidenti della Repubblica, diversi Premi Nobel italiani, scrittori di rango, registi cinematografici e comuni mortali, tutti richiamati dalla buona qualità della italica enogastronomia e dalla cortese accoglienza.
Nell’ultimo decennio si è verificato un cambiamento da non sottovalutare: la presenza ad Oakhill - dopo ben 25 uomini di seguito dal 16 maggio 1926, quando il Governo Italiano acquistò Oakhill – di due Signore che hanno ottenuto ottimi risultati.
Mi riferisco all’Ambasciatore Anna della Croce Brigante Colonna e all’attuale responsabile della rappresentanza diplomatica italiana in Svezia: l’Ambasciatore Elena Basile che si accinge a lasciare l’Ultima Thule per trasferirsi in una sede molto più importante: l’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, ormai elevata al ruolo di Capitale d’Europa. Personalmente, dal mio osservatorio all’estremo sud del Paese, ho visto operare l’Ambasciatore Basile, in diverse occasioni, la più importante delle quali è stata la presenza a Lund in occasione della posa in opera della prima pietra del Centro di ricerche Europeo ESS.
Approfittò di questa occasione per incontrare la comunità italiana della Scania ed ascoltare le voci dei connazionali residenti all’estremo sud della Svezia e, in un momento di pausa, discutere con la Prorector dell’Univesità di Lund a riguardo del funzionamento dell’insegnamento della Lingua Italiana nel secondo Ateneo Svedese, informandosi inoltre sullo stato del completamento di un dizionario Italiano-Svedese e Svedese-Italiano.
Apprezzammo la sua presenza a Malmö in occasione della visita di Sua Santità, Papa Francesco, e anche questa volta ci fu un incontro tra lei e la comunità italiana nel corso di una cena in un ristorante italiano di Malmö. Oserei dire che la presenza di una giovane rappresentante della diplomazia italiana in Svezia è paragonabile ad un improvviso raggio di sole che illumina e riscalda Oakhill durante una fredda giornata invernale! Ad Majora, Ambasciatore Elena Basile.
È l’augurio che le porgo a nome dei lettori del periodico “Il lavoratore” che ho l’onore di dirigere e che viene distribuito agli italiani in Svezia. Con stima. Angelo Tajani”. (aise)