LA COMUNITÀ ITALIANA BUON PASTORE DI ZUFFENHAUSEN IN FESTA TRA GUSTO, ALLEGRIA E SOLIDARIETÀ – di Angela Saieva

ZUFFENHAUSEN\ aise\ - Sabato 25 febbraio la comunità italiana Buon Pastore di Zuffenhausen è entrata nel vivo dei festeggiamenti con la tradizionale festa di Carnevale.
L’evento è stato organizzato attraverso il Comitato Feste presieduto da Clemente Celestino, membro del Consiglio Pastorale e diretto collaboratore del missionario scalabriniano p. Daniele Sartori, e da Maria Rosaria Patetta secondo presidente del Consiglio. Una manifestazione che vede coinvolgere da più di due decenni l'intera comunità italiana del posto e non solo.
È stato un Carnevale all’insegna della tradizione, del divertimento, del gusto e della musica, con ricchi premi in palio e tanta solidarietà. Il tema quest’anno per eccellenza è stato appunto la solidarietà, traguardo raggiunto a pieno merito grazie all’indiscussa generosità del pubblico che ha fatto il tutto esaurito in sala. Il ricavato della festa è stato devoluto in parte per due progetti a sostentamento dell'attività in favore dei bambini poveri in una parrocchia a Vizzini in Sicilia e della Lawrence House a favore dei rifugiati a Città del Capo Sudafrica.
Dopo la santa benedizione fatta dal presule p. Daniele Sartori della comunità italiana Buon Pastore e San Giorgio di Zuffenhausen e il tradizionale benvenuto fatto dal membro del consiglio pastorale Clemente Celestino, i festeggiamenti sono andati avanti a ritmo serrato nella sala Hoensteinschule.
Per rendere sempre più completo e attrattivo l’evento anche dalla parte musicale il Comitato Feste non si è fatta mancare quest’anno la partecipazione straordinaria di un duo musicale per eccellenza, Dino &Angela, una delle voci più interessanti e affermate del panorama artistico nazionale da oltre trent’anni.
“Sono orgoglioso di rappresentare il nostro Comitato Feste. Da anni trovo disponibilità, flessibilità, generosità, umiltà e solo nostro Signore Gesù sa quanti altri meriti vorrei attribuire a questa straordinaria e grande squadra. Tu non sai con quanta cura, amore e dedizione mettono impegno a ogni singola manifestazione, senza mai risparmiarsi. Sono onorato di fare parte di questo Comitato, questa per me è una seconda famiglia. Devo tutto questo a mia moglie e alla sua grande forza, amore ed energia che mi trasmette. Sono lieto inoltre che il duo italiano Dino & Angela abbia accettato la nostra richiesta e per questo vivamente li ringrazio”, ha detto Clemente Celestino. “Rispettiamo ogni nostro singolo ospite che entra in sala come se fosse della nostra famiglia. Cerchiamo di fare e dare sempre il meglio su tutto anche attraverso il buon gusto del mangiare, facendo conoscere la nostra cucina italiana. Tra il menu di questa sera è spiccata la salsiccia fatta in casa, la pasta con le cime di rapa rigorosamente comprate fresche da me e tra i dolci le chiacchiere, confida Maria Rosaria Patetta. Ci impegniamo per rendere felici gli altri e quando ci riesce, gioiamo”.
“È stata una richiesta fatta con il cuore”, ha commentato il duo artistico Dino & Angela. “Abbiamo una grandissima stima e riserviamo un occhio di riguardo a chi, come la comunità del Buon Pastore, sa dosare perfettamente l’unione di una comunità familiare in una sobria allegria e una grande solidarietà. È stata una miscela perfetta la loro e meritava la nostra attenzione e presenza artistica. È difficile aderire a tutte le richieste e quella volta che si riesce a esaudirne qualcuna dal lato solidare, fa sempre piacere e bene alla propria coscienza. Abbiamo ricevuto una grande accoglienza sia da parte del pubblico meraviglioso e stupendo e inarrestabile sulle richieste di brani Made in Italy sia da parte di tutto il Comitato Feste, nessuno escluso. Un bagaglio di esperienza in più che porteremo in giro nel nostro tour musicale partito i primi di gennaio da Monaco e che sta toccando gran parte delle città tedesche, la Svizzera, il Belgio, l’Austria e parte delle comunità italiane che da anni ci ospitano sempre calorosamente”.
“Il Carnevale è un appuntamento radicato anche nella nostra comunità di Zuffenhausen. È una festa mirata per la gioia dei più piccoli ovviamente ma che, di fatto, vede coinvolti sempre più anche gli adulti che trovano in tutto questo un momento di libertà, spensieratezza, gioia ed espressione sia con i propri figli sia nella nostra comunità”, ci spiega p. Daniele Sartori. “Sono figlio di emigrati in Svizzera e radicato in Germania dal mille e novecento novanta. Amo essere presente e disponibile per i miei fedeli ogni qual volta che si richiede la mia presenza, il mio bisogno spirituale, la mia parola lieta o anche di conforto. Oggi come puoi ben notare, mi sto alternando a pranzare in sala qui con loro e dare la mia benedizione all’evento per poi correre anche nell’altra mia comunità San Giorgio. Quest’ultima è subentrato tempo dopo per l’improvvisa venuta a mancare di un nostro con fraterno. Ho capito subito che c’era bisogno di cura pastorale ed era giusto propormi e senza risparmiarmi. Anche lì c’è tanto da fare ancora”.
C’è unione e armonia tra il Comitato. Cala il silenzio solo giusto il tempo per la benedizione del pasto in tavola accompagnata da una lettura concisa da p. Daniele e poi vai con l’umorismo.
Chi si diverte a ricordare le reazioni buffe di quando ad esempio il loro presidente Celestino, entra in panico per dei contrattempi, chi invece stuzzica p. Daniele dal lato sportivo che prontamente ci spiega: “non me ne vogliano, ma non tifo per nessuna squadra. Lo ammetto il calcio non mi dice niente, forse per il semplice fatto che da giovane in una squadra del posto non ho trovato una connessione tra me e il pallone. Nessuno mi spiegava niente e quando portai la palla in rete, le critiche furono infinite ma perché non era nella mia che dovevo tirare ma in quella avversaria. Io sono fatto più per le cose concrete, materiali, caritatevoli. Appartengo ai missionari Scalabriniani e le nostre attività sono presenti in Europa e Africa in favore dei migranti, rifugiati e profughi. In Sud- Africa ad esempio abbiamo messo su due orfanotrofi. È un grande aiuto umanitario e in proposito, oltre a raccogliere fondi necessita avere anche con fraterni per coprire a livello pastorale ancora tante altre parti”.
“Attraverso la vostra gradita presenza colgo l’occasione per ringraziare la partecipazione attiva e solidale di tutti quelli che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento, nessuno escluso, rendendo indiscutibilmente questa serata unica in tutte le sue forme. Ringrazio il duo italiano Dino & Angela per il grande impulso che ha dato alla festa e per la loro sensibilità, come anche sia la redazione del Corriere d’Italia per avere prestato attenzione a questo evento e tutte le testate italiane che pubblicheranno questo evento, sia alle telecamere di TeleVideoItalia.de che in collaborazione con il team della SDA FotoVideo Produktion hanno realizzato per l’occasione uno special televisivo. Per noi emigrati essere ricordati anche da voi mass media ogni qual volta che vi è possibile farlo, è fondamentale, non solo perché continuiamo comunque a tramandare le nostre origini e tradizioni fuori dalla nostra terra ma anche per il semplice fatto di essere orgogliosi della nostra italianità!”.
La cominità cattolica italiana del Buon Pastore è stata istituita con decreto vescovile il 01.02.2006 ed è inserita nell’Unità pastorale 7 Zuffenhausen - Stammheim che comprendente anche le parrocchie di Zum Guten Hirten, St. Antonius. Di questa comunità cattolica italiana fanno parte anche i fedeli di lingua italiana residenti nell’ex decanato di Stuttgart-Nord e precisamente nelle zone di Zuffenhausen, Freiberg / Rot, Stammheim, Feuerbach, Giebel / Weilimdorf, Mönchfeld.
Ma la Comunità accoglie anche chi abita in Ditzingen, Gerlingen, Hirschlanden, Korntal-Münchingen, Markgöningen, Kornwestheim etc. Si stima complessivamente che la comunità cattolica italiana del Buon Pastore è composta di circa 2.500 italiani, la maggior parte della quale lavora nella grande industria, risiede in Germania in media da oltre trent’anni e risulta in generale abbastanza integrata nella società tedesca, pur conservando le proprie tradizioni culturali e religiose. Centro di tutta l’attività pastorale è la liturgia e i sacramenti. La cura pastorale è assicurata principalmente da due operatori pastorali a tempo pieno, il missionario scalabriniano p. Daniele Sartori e una Suora della Divina Volontà Sr. Maria Lorenza Perissinotto. (angela saieva\aise)