NUOVA INIZIATIVA DEL FONDO ITALO-ECUATORIANO A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO DEL 2016

QUITO\ aise\ - Si sono tenuti lo scorso 13 ottobre, nella Provincia di Manabí, i due eventi organizzati in occasione del lancio ufficiale del progetto di post-emergenza denominato “Proposta di recupero dei mezzi di sussistenza e di rafforzamento dei processi produttivi in comunità rurali e costiere situate nei Cantones San Vicente, Rocafuerte, Portoviejo e Jipijapa, della Provincia di Manabí”, finanziato dal Fondo Italo-Ecuatoriano con un contributo di USD 1.010.748.
Alle manifestazioni hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia a Quito, Marco Filippo Tornetta, il Ministro di Acquacultura e Pesca, Katuska Drouet, il Coordinatore Residente delle Nazioni Unite, Arnaud Peral, il Prefetto della Provincia di Manabí, Mariano Zambrano, oltre a una delegazione ufficiale del Ministero dell’Agricoltura, rappresentanti e autorità politiche delle comunità che saranno direttamente raggiunte dall’intervento.
Alla presenza di numerosi organi di stampa, i condirettori del Fondo Italo Ecuadoriano per lo Sviluppo Sostenibile (FIEDS), Carlo Miglioli e Andrea Marín, hanno presentato contenuti e obiettivi dell’iniziativa, attivata grazie alle disposizioni contenute nel II Accordo di Conversione del Debito Italia-Ecuador, firmato nell’aprile del 2016. In esso, i due governi hanno stabilito che parte delle risorse del Fondo di Contropartita possano essere destinate al finanziamento di progetti legati ad emergenze di carattere sismico, climatico e vulcanico, fenomeni che colpiscono l’Ecuador con una certa frequenza.
L’iniziativa, che fa seguito al set di interventi di emergenza sostenuti dall’Italia nella fase immediatamente successiva alla catastrofe, è stata promossa dall’Ambasciata d’Italia a Quito e dalla Sede AICS di La Paz, e sarà eseguita dalle Ong italiane CRIC e CISP in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).
Il progetto si rivolge alle comunità di piccoli agricoltori e pescatori artigianali, i quali, attraverso azioni tese alla riattivazione e rafforzamento delle rispettive catene produttive e di commercializzazione, saranno sostenuti nel recupero dei propri mezzi di sussistenza. Tali attività saranno accompagnate da un’opera di rafforzamento delle capacità di pianificazione territoriale delle istituzioni competenti, nelle diverse aree interessate dal progetto.
Va infine segnalato l’alto grado di appropriazione riscontrato a livello locale, aspetto fondamentale per la sostenibilità dell’iniziativa e che, per tale ragione, è stato promosso sin dalla fase di elaborazione della proposta progettuale, laddove attività e strategia d’intervento sono state definite a partire dall’articolazione tra i principali soggetti istituzionali operanti sulle tematiche di riferimento.
La riattivazione economica dei territori colpiti dal sisma, con particolare attenzione alle attività legate alla pesca e all’agro-industria, resta una priorità programmatica per i due governi anche nell’ambito dell’attuale fase di negoziato vertente i settori, territori e le aree d’intervento sui quali canalizzare le risorse del Fondo nei prossimi anni. (aise)