ALESSANDRA SCHIAVO AMBASCIATRICE IN MYANMAR

ROMA\ aise\ - "Italia e Myanmar: geograficamente lontani ma ricchi di arte e cultura. L'Italia lavorerà per pace e sviluppo; per rafforzare rapporti con lo Stato che cresce più rapidamente in ASEAN e offre alle nostre imprese grandi opportunità". Queste le parole di Alessandra Schiavo, nuova ambasciatrice d'Italia presso la Repubblica dell'Unione del Myanmar.
All’ambasciatrice, che ha iniziato ieri la sua missione a Yangon, la Farnesina ha rivolto i suoi auguri di "Buon lavoro!" con un tweet.
Alessandra Schiavo nasce a Napoli il 12 ottobre 1969 e si laurea in Scienze Politiche nel luglio 1991. Nel 1992 intraprende ricerche nei Paesi Bassi, presso l’Università di Leiden, sulla costituzione di un sistema di difesa europeo.
Entra in carriera diplomatica nel 1993, iniziando il suo percorso professionale alla Farnesina presso la Direzione Generale Affari Economici del Ministero degli Affari Esteri, Ufficio Relazioni Esterne dell’Unione Europea.
Il suo primo incarico all’estero è all’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, dove tra il febbraio 1997 e il dicembre 2000 è responsabile dei dossier politici e stampa.
Nel gennaio 2001 è primo segretario commerciale a Bruxelles, dove l’anno successivo entra nel Segretariato della Convenzione Europea, organo temporaneo dell’Unione Europea che proporrà il primo progetto di Costituzione europea. Nel luglio 2003 è promossa consigliere di Legazione e nel settembre 2003, terminati i lavori della Convenzione Europea, rientra a Roma nell’Ufficio del consigliere diplomatico del presidente della Repubblica Italiana.
Nel 2008 è primo consigliere e ad aprile 2010 è console generale ad Hong Kong, dove rimane fino al luglio 2014.
Rientrata a Roma, è capo dell’Ufficio per i rapporti con Algeria, Libia, Marocco e Tunisia, presso la Direzione Affari Politici. Nel gennaio 2015 viene distaccata presso il Ministero dello Sviluppo Economico, come consigliere diplomatico del membro di Governo responsabile del portafoglio Commercio Estero ed Attrazione Investimenti.
Ministro plenipotenziario dal 2016, parla fluentemente inglese, francese e spagnolo; conosce il portoghese e ha studiato tedesco, arabo ed ebraico. (aise)