BREXIT: MINORI E CITTADINANZA BRITANNICA, TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE – di Gabriella Bettiga

LONDRA\ aise\ - Dalle pagine di “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni, Gabriella Bettiga chiarisce alcune questioni aperte sulla situazione dei figli di genitori italiani residenti nel Regno Unito in vista della Brexit. Avvocato esperto in materie di immigrazione presso lo Studio Legale Sliglaw LLP, Bettiga – nell’articolo che qui riportiamo – spiega anche cosa fare in caso il figlio sia nato nel Regno Unito da genitori stranieri.
“Nell’ultimo articolo ci siamo occupati di alcune domande frequenti che mi vengono poste a pochi mesi dalla Brexit. Oggi chiariremo alcuni dubbi riguardanti soprattutto la situazione dei figli dei nostri concittadini che vivono in UK.
Mia figlia Sara è nata a Londra nel 2004, è cittadina britannica?
Generalmente no. Chiariamo: se uno dei genitori (se sposati al momento della nascita) o la madre (se non sposata) erano cittadini britannici, allora anche Sara ha la cittadinanza britannica.
Negli altri casi, i figli dei cittadini europei nati in UK dal 02 ottobre 2000 al 29 aprile 2006 sono cittadini britannici dalla nascita solo se uno dei genitori aveva ottenuto dall’Home Office un documento attestante la residenza permanente in UK prima della nascita del figlio.
Per i nati prima del 02 ottobre 2000 la situazione è più semplice: sono britannici dalla nascita se possono dimostrare che uno dei genitori (o in alcuni casi solo la madre) era economicamente attivo nel Regno Unito al momento della loro nascita.
Invece i nati dopo il 29 aprile 2006 sono britannici solo se i genitori possono dimostrare che al momento della nascita del figlio avevano trascorso almeno cinque anni in UK esercitando i diritti di libera circolazione del trattato europeo.
Mio figlio Carlo è nato in Italia, ma io e mio marito risiedevamo nel Regno Unito già da sei anni prima della sua nascita. Mio figlio è cittadino britannico?
No. La permanenza dei genitori nel Regno Unito non basta. A meno che uno dei genitori non sia cittadino britannico al momento della nascita, Carlo non è cittadino britannico. Però potrà registrarsi per ottenere la cittadinanza.
In cosa consiste la registrazione dei minori?
Mentre chi ha più di 18 anni deve fare domanda di permanent residence prima di presentare domanda di cittadinanza britannica per naturalizzazione, per i minori figli di cittadini europei esiste una procedura un po’ più semplice che si chiama registrazione. Non c’è bisogno di fare prima la permanent residence e questo ovviamente fa risparmiare tempo. Il modulo da usare dipende dalla situazione personale.
Chi è nato in UK ed ha vissuto qui per i primi 10 anni della propria vita potrà usare il modulo ‘T’. Questo modulo può essere usato anche se si è adulti, purché si abbiano i requisiti di cui abbiamo appena parlato.
In altre situazioni è possibile usare il modulo MN1. Ad esempio, una volta che i genitori abbiano acquisito la permanent residence, potranno registrare i propri figli (purché ancora minori) anche se nati fuori dal Regno Unito.
Il modulo MN1 può essere usato anche per figli nati in UK da genitori che al momento della nascita del figlio non avevano ancora acquisito la permanent residence, cioè erano nel Regno Unito da meno di cinque anni.
Che bisogno c’è di acquisire la cittadinanza britannica?
Non ce n’è bisogno. Dopo la Brexit i cittadini europei avranno tempo fino a giugno 2021 per entrare in possesso di un permesso di soggiorno, che basterà a garantire la loro residenza legale nel Regno Unito. Molti però preferiscono rafforzare la situazione dei propri figli facendo loro acquistare la cittadinanza britannica.
Se si pensa di fare questo passo, è preferibile farlo prima che i figli compiano la maggiore età per usufruire di una procedura più snella e leggermente meno costosa. Il costo dell’Home Office per una domanda di cittadinanza per i minori al momento è di £1012, contro i £1330 per gli adulti. Va inoltre tenuto conto che generalmente questi costi aumentano annualmente nel mese di aprile”. (aise)