DECRETO MILLEPROROGHE/ SCHIRÒ (PD): OPPOSIZIONE DURA E VOTO CONTRARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO

ROMA\ aise\ - "Porre la questione di fiducia al provvedimento Milleproroghe è stato un atto di grave arroganza del governo Lega-M5S". è quanto afferma Angela Schirò, deputata PD eletta in Europa, spiegando che "Il Partito democratico ha reagito con un’opposizione dura, motivata e seria".
Nel corso della "seduta fiume" della settimana scorsa, racconta Schirò, "i deputati PD hanno dimostrato unità e senso di responsabilità, ma soprattutto hanno chiarito ai cittadini italiani i punti di maggiore criticità di questo provvedimento e le gravi conseguenze che avrà sulla vita economica, sociale e culturale del Paese".
"L’opposizione del PD ha riguardato principalmente tre questioni", che Schirò così sintetizza: "la modifica dell’obbligo delle coperture vaccinali per i minori, il blocco dei fondi per i progetti di riqualificazione delle periferie già stanziati, il mancato inserimento nel decreto della proroga di una serie di norme in materia di ammortizzatori sociali per i lavoratori di territori particolarmente colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni".
"Come deputata estera ed insegnante ho trovato sconcertante la modifica dell’obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin come requisito indispensabile per fare entrare i bambini a scuola", osserva Schirò. "Tale modifica, infatti, crea un vulnus che costituisce una seria minaccia per il diritto alla vita e alla salute di migliaia di bambini e adolescenti". Per la parlamentare PD "si tratta di un arretramento grave per la salute pubblica e un colpo all’immagine del nostro Paese a livello internazionale".
"In Italia sono circa 10mila i bambini e gli adolescenti immunodepressi o con patologie che, per questo, non possono essere vaccinati", ricorda Schirò: "lo stop all’obbligo vaccinale mette a rischio soprattutto loro e getta nello sconforto le loro famiglie e i loro insegnanti. Un prezzo altissimo e cinico che si paga ad un movimento aggressivo come quello "No Vax" che evidentemente per questa maggioranza e per i suoi interessi puramente elettoralistici ha più ascolto e peso rispetto al movimento delle famiglie, all’opinione di moltissimi insegnanti e alla totalità della comunità scientifica".
In Aula Angela Schirò ha illustrato il suo ordine del giorno, soffermandosi "anche sui ritardi nell’invio del personale scolastico destinato alle scuole e ai corsi di formazione in italiano all’estero. A questo proposito", spiega la deputata PD, concludendo, "ho esortato il governo a fare in fretta poiché, a causa dei ritardi nella formazione delle graduatorie degli insegnanti, per mesi gli studenti rischiano di rimanere senza docenti e il nostro Paese non farà certamente una buona figura rispetto alle famiglie, alle autorità scolastiche e all’opinione pubblica locali". (aise)