GOVERNO: SERVE UN SECONDO GIRO DI CONSULTAZIONI

ROMA\ aise\ - Un nuovo giro di consultazioni nella speranza che “maturi qualche possibile convergenza, che oggi non si registra”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla fine del primo giro di consultazioni terminato oggi pomeriggio al Quirinale.
Al termine dei due giorni in cui ha incontrato le delegazioni di tutti i partiti – oltre al presidente emerito Napolitano e ai presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati – Mattarella ha confermato che ne servirà un altro.
“Lo scopo delle consultazioni – ha ricordato il Capo dello Stato – così come previsto dagli articoli 92 e 94 della Costituzione è di fare emergere la composizione di un Governo che abbia il sostegno della maggioranza del Parlamento. Le elezioni del 4 marzo, come sappiamo, hanno dato un ampio aumento di consenso a due partiti, uno alleato con altri, ma non ha assegnato a nessuna forza politica la maggioranza dei seggi in Parlamento, né alla Camera né al Senato”.
“Vi sono ad oggi tre schieramenti”, ha aggiunto Mattarella, “e nessun partito così come nessuno schieramento da solo ha voti necessari per formare un governo e sostenerlo”. Quindi, “è indispensabile, secondo le regole della nostra democrazia, che vi siano intese tra più parti politiche per formare una coalizione che possa avere una maggioranza in Parlamento in grado di sostenere il Governo”.
“Nelle consultazioni di questi due giorni questa condizione non è ancora emersa”, ha confermato Mattarella. “Farò trascorrere qualche giorno di riflessione, anche sulla base delle esigenze di maggior tempo prospettatemi da più parti politiche”. Un tempo supplementare che “sarà utile anche a me per analizzare e riflettere sulle considerazioni che mi hanno rappresentato i partiti. E sarà utile a loro per valutare responsabilmente la situazione, le convergenze programmatiche, le soluzioni per un governo”.
“La prossima settimana – ha quindi annunciato il Capo dello Stato – avvierò un nuovo ciclo di consultazioni per ascoltare i partiti e verificare che sia maturata qualche possibilità che oggi non si registra”. (aise)