L’EMILIA ROMAGNA VETRINA DEL MADE IN ITALY

ROMA – focus/ aise – Ne abbiamo parlato più volte e non possiamo non rifarlo anche ora: è proprio vero, l’Emilia Romagna si dimostra giorno dopo giorno come la vetrina di quanto di eccellente c’è in Italia. E non ci riferiamo solamente al buon cibo. È il caso della nona edizione del Salone del Camper, che si è chiusa con 130 mila visitatori, confermando anche quest’anno tutte le migliori attese. L’evento organizzato da Fiere di Parma e APC si configura ormai come appuntamento imprescindibile nell’ambito del Turismo. 300 aziende, 730 modelli e un pubblico di altra qualità, che – dall’8 al 16 settembre, ha letteralmente proiettato la Regione al centro d’Europa, con una superficie espositiva di 140 mila metri quadri e una dimensione fieristica moderna e contemporanea.
Cambiando argomento, ma restando nel campo dell’eccellenza, sabato 22 è stato ospitato presso l’Academia Barilla di Parma lo chef italo americano Bruno Serato, celebre negli Stati Uniti non solo per le doti culinarie, ma soprattutto per la sua sensibilità in campo umanitario. Serato si divide infatti tra il suo celebre ristorante “Anaheim White House”, dove vanta clienti come Madonna, Andrea Bocelli, David Beckham, Sylvester Stallone e George W. Bush, e la sua attività a favore dei bambini indigenti attraverso la fondazione No Profit “Caterina’s club”.
In questa occasione, lo chef ha presentato il libro “The Power of Pasta”: la storia straordinaria di un uomo proveniente da una famiglia numerosa e con poche possibilità economiche che, nel 1980, lascia l’Italia (i genitori sono originari di San Bonifacio, nel Veronese) per trasferirsi negli Stati Uniti, al seguito della sorella, e che a Los Angeles corona il suo “American Dream”, divenendo patron del Ristorante “Anaheim White House”. Il libro “The Power of Pasta” richiama l’attenzione sulle difficoltà dei disagiati ed è un invito rivolto a tutti ad aiutare il prossimo: Bruno Serato racconta la sua esperienza come “padre” della Fondazione No Profit “Caterina’s Club”, dal nome della madre, oggi scomparsa, che offre quotidianamente un piatto di pasta a più di 4.000 bambini tra la California e il Messico.
Si è conclusa ieri, invece, l’esperienza durata 4 giorni di cinque giornaliste dalla Polonia ospitate in Regione e protagoniste di un educational tour alla scoperta dell’offerta turistica dell’Emilia Romagna, con focus la Via Emilia assieme alla Motor e Food Valley. L’iniziativa promozionale, coordinata da APT Servizi Emilia Romagna, ha portato le professioniste nel centro storico di Bologna, poi nel modenese, dove hanno partecipato a una degustazione in un caseificio dove si produce Parmigiano Reggiano e in un’azienda vitivinicola dove si produce Lambrusco; una tappa è stata fatta anche al Museo Casa Enzo Ferrari, per poi spostarsi a Castelfranco Emilia, con con sosta e degustazione in un’acetaia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Dopo il trasferimento a Zola Predosa (Bologna), il gruppo di giornaliste polacche si è immerso nelle atmosfere dell’evento enogastronomico “Mortadella Please” ed è stato coinvolto in una lezione di cucina sulla pasta tirata al mattarello.
Questo eductour fa parte di un progetto, di rilancio dell’offerta turistica regionale in Polonia e nell’est Europa, di cui hanno fatto parte, sempre nel mese di settembre, altri due educational tour con giornalisti polacchi. Il primo educational, che si è svolto dal 10 al 13 settembre (con tappe a Rimini, Cervia, Ravenna, Comacchio), ha visto la presenza di un reporter e di una fotografa del maggiore portale di notizie online della Polonia: “One.pl” con 300 milioni di visitatori unici mensili. Dal 27 al 30 settembre saranno invece in Emilia Romagna un reporter e una fotografa del mensile turistico “National Geographic Traveler Polonia” (36mila copie) per un eductour, tra Modena e Reggio Emilia, alla scoperta di città d’arte e della Food Valley regionale. (focus\ aise)