NON SOLO PASQUA: I DATI ENIT SUI TURISTI STRANIERI IN ITALIA

ROMA\ aise\ - Il 69,2% dei Tour Operator stranieri dichiara in aumento il trend delle vendite con destinazione Italia nel periodo delle festività pasquali 2018 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 22,8% è dell’opinione che le vendite siano stabili. Per quanto riguarda l’intera stagione primaverile la crescita stimata delle vendite della destinazione Italia è in aumento anno su anno per l’80% dei tour operator, per il 15,2% stabile.
I dati emergono dal Monitoraggio ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, che ha coinvolto un campione di 127 Tour Operator – 76 europei e 51 d’oltreoceano – presenti in 21 mercati stranieri, relativamente al periodo Pasqua – Primavera 2018.
“Dalla survey condotta da ENIT attraverso la propria rete delle sedi all’estero – spiega Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo di ENIT - emerge che il turismo nel 2018, sulla scia dello scorso anno, sta vivendo un periodo di slancio sia in Italia che nel resto dell’Europa. In aumento i pacchetti che combinano varie tipologie di alloggio nella stessa vacanza (alberghi e treno-alberghi, per esempio) e abbinano circuiti “classici” a itinerari meno tradizionali. In crescita il turismo enogastronomico, turismo religioso e quello croceristico”.
Inoltre, prosegue Bastianelli, “si riscontra tra i turisti un maggior interesse per le località meno conosciute e affollate, le cosiddette “off the beaten track”. Regioni poliedriche come Veneto e Toscana - che offrono turismo lacuale, montano, balneare, città d’arte, borghi – sono entrate nei circuiti della commercializzazione internazionale con prodotti competitivi. Di fronte a una domanda matura, più informata e competente”, secondo il direttore esecutivo dell’Enit, “occorre rispondere con un’offerta sempre più personalizzata ed esperienziale, supportata da azioni mirate di promozione per mercato e per segmento di clientela quali le iniziative di ENIT degli ultimi anni, che trovano continuità nel primo trimestre, nella primavera e per tutto il 2018. Accanto alla programmazione con ampio anticipo delle vacanze più tradizionali, l’offerta last minute è in crescita in particolare per i viaggi di prossimità. L’azione dell’ENIT di posizionamento del brand Italia e di supporto alla commercializzazione agisce a sostegno di entrambi i comportamenti di prenotazione del viaggio”.
Suddividendo per macro aree i Tour Operator coinvolti da ENIT nel monitoraggio, Europa e Oltreoceano, emerge come i mercati europei dichiarino per il 76,4% un aumento le vendite nel periodo pasquale 2018. Nei Paesi d’oltreoceano, il 57,8% indica un aumento delle vendite verso l’Italia, il 32,7% una tendenza stabile. Enit, in particolare, sottolinea la prevalenza di turismo verso le destinazioni di prossimità sul totale del mercato turistico.
Le previsioni per tutta la stagione primaverile evidenziano un aumento delle vendite del prodotto Italia per l’82,9% degli operatori europei. Per i tour operator extra europei, il 76,1% prevede un aumento delle vendite del pacchetto Italia.
FOCUS ENIT SUI SINGOLI PAESI
Il monitoraggio di ENIT comprende focus mirati ai diversi Paesi da cui hanno origine i flussi verso l’Italia nel periodo pasquale e primaverile. È all’insegna dell’ottimismo il mercato delle partenze verso l’Italia dall’Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria e Brasile. In questi Paesi, il 100% degli operatori contattati concordano sull’aumento delle vendite dell’Italia per Pasqua ed in primavera.
Dall’indagine emerge che in Germania, nostro principale mercato di origine dei flussi, l’83,3% degli operatori contattati ha dichiarato che le vendite del prodotto “Italia” saranno in aumento. Il trend positivo dei turisti tedeschi verso l’Italia proseguirà anche nel mese di maggio, periodo di festività.
Analogamente, è all’insegna dell’ottimismo il mercato delle partenze verso l’Italia dall’Austria, dove il 100% degli operatori contattati ha dichiarato un trend in aumento sia per Pasqua che per tutta la stagione primaverile. Analoghi i dati provenienti dalla Svizzera, dove alcuni tour operator hanno stimato una crescita del 30% rispetto alla Pasqua 2017.
Il 57,1% dei tour operator dei Paesi Bassi ha fatto rilevare un incremento nel periodo pasquale delle vendite di pacchetti vacanza diretti in Italia.
In Belgio la quota di operatori che ha definito in aumento la domanda di viaggi verso l’Italia per la Pasqua 2018 è stata pari al 66,7%. In particolare, è stato rilevato un incremento del 17% per i viaggi in auto, del 7% per i citytrips, del 40% per le destinazioni montane nostrane. La totalità dei tour operator belgi concorda nel prevedere un aumento delle visite in Italia nel corso del periodo primaverile.
In merito al Regno Unito, sia per Pasqua che per la primavera, il 70% degli operatori intervistati ha confermato un turismo outgoing verso l’Italia in sostanziale stabilità.
Dall’indagine effettuata presso gli operatori in Francia, l’andamento delle vendite della destinazione Italia sia per la Pasqua che per la primavera è risultata stabile per il 42,8%, così come per quanti è in crescita (42,9%).
Per la Penisola iberica Enit segnala un sostanziale aumento delle vendite turistiche del brand Italia. In Spagna, infatti, nel periodo pasquale la totalità dei tour operator intercettati ha stimato le vendite del pacchetto Italia in aumento medio del 6%. Per il periodo primavera 2018 l’incremento è evidenziato dall’85,7% dei tour operator, mentre il 14,3% indica stabilità. Gli aumenti si aggirano intorno al +11%.
In Portogallo, è in aumento la Pasqua per il 75% degli operatori coinvolti. Analoghe risposte sono state ricevute per la stagione primaverile.
Lo studio di ENIT presso le agenzie dell’area scandinava ha rilevato una generale ottimismo nelle vendite della destinazione Italia nel periodo pasquale: il 90% degli operatori turistici ha tenuto a sottolineare la presenza di un trend in aumento, mentre Il restante 10% ha registrato una stabilità delle medesime. Positive anche le stime rilevate dei flussi turistici verso il Bel Paese in primavera (100% delle risposte, stima una crescita compresa tra il +3 e il + 6%).
All’interno del monitoraggio ENIT, particolare attenzione è dedicata al ruolo ricoperto dall’Europa dell’Est.
Negli ultimi anni in Russia il turismo ha dovuto scontare il cambio sfavorevole del rublo. Ciononostante la totalità dei tour operator intervistati ha indicato stabili le vendite per l’Italia a Pasqua, mentre per il periodo primaverile l’85,7% fa registrare un aumento dei viaggi in Italia. Il 14,3% dichiara stabilità.
Anche la situazione della Repubblica Ceca risulta essere positiva, dal momento che il 100% dei tour operator è dell’avviso che le vendite Italia aumenteranno sia per la Pasqua che nel corso della primavera. Per il periodo pasquale l’aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stimato attorno al 5%. I Tour Operator in Ungheria sono sulla stessa lunghezza d’onda, visto che la totalità risponde che le destinazioni Italia sono fra le più richieste del mercato turistico.
Sui mercati extra europei, per le festività pasquali, l’83,3% degli agenti USA ha indicato un trend di aumento (stima +5%), mentre il 16,7% ha indicato stabilità. Analoghe le rilevazioni in merito all’intera stagione primaverile (la crescita attesa è del 6%).
Tra gli operatori contattati in Canada, il 71,4% ha rilevato un incremento dell’outgoing verso il nostro Paese, mentre il 28,6% ha definito il mercato stabile, sia per il periodo pasquale che per tutta la primavera. L’incremento stimato è nella forbice 5/8%.
In Brasile le vendite della destinazione Italia sono in aumento per la totalità degli operatori sia per Pasqua che per tutta la primavera. In particolare si aspettano incrementi che variano dal 10% al 50% in relazione ai singoli Tour Operator ascoltati.
In Argentina la metà degli operatori ha dichiarato che il prodotto Italia per la prossima Pasqua è in aumento.
Infine, lo studio di ENIT prende in esame i mercati turistici verso l’Italia in arrivo da Asia e Oceania.
Secondo il 66,7% degli operatori interpellati in Cina, la vendita del pacchetto Italia per la primavera registra un aumento per l’83,3% dei tour operator, stimando un incremento medio del 5%.
Lo scenario in Giappone per la stagione primaverile è il 100% degli operatori a segnalare un aumento delle vendite. In Corea, all’insegna della stabilità le vendite verso l’Italia per l’intera stagione primaverile.
Per quanto riguarda l’Australia, l’87,5% dei tour operator intervistati rilevano un andamento verso l’alto delle vendite della destinazione Italia per la primavera 2018.
L’importante barometro rappresentato dall’indagine sui Tour Operator di ENIT conferma i forti trend di crescita del 2017.
PANORAMICA 2017
Il Report ENIT non manca di tracciare un quadro congiunturale della voce turismo per l’anno 2017 tenendo conto anche delle variabili economiche. Si legge, infatti, che gli arrivi turistici internazionali a livello mondiale, vedono l’Italia posizionata al quinto posto dopo Francia, Usa, Spagna e Cina, crescendo di quasi il 10% nel periodo gennaio – ottobre rispetto al 2016 (fonte UNWTO, United Nations World Tourism Organization). Si tratta – sottolinea Enit – del più alto tasso di crescita fra i Paesi top five.
Nel contesto europeo, l’Italia è al terzo posto dopo Spagna e Francia, e prima della Germania, per presenze di residenti e non (fonte EUROSTAT). Con 427 milioni di notti totali, il Belpaese risulta nel 2017 in aumento del 5,9% sul 2016. Secondo lo stesso parametro la Spagna cresce del 3,6%, la Francia del 7% (fonte ISTAT e EUROSTAT).
Considerando, invece, le sole presenze straniere, queste sono state pari a 212 milioni nello scorso anno, facendo registrare un incremento del 6,3% sul 2016. In questo modo, l’Italia si posiziona dopo la Spagna nella classifica europea, che fa rilevare una percentuale di crescita inferiore (+4%) all’Italia (fonte ISTAT e EUROSTAT).
Nel 2017 il numero di passeggeri aerei stranieri verso l’Italia ha fatto segnare il +3,7% di crescita rispetto al 2016 (fonte Amadeus Intelligence).
Il Report di ENIT analizza anche la spesa turistica in ingresso (incoming), facendo osservare un incremento 2017 vs 2016 del 7,2% per un ammontare di 39 miliardi di euro (fonte Bankitalia). La spesa turistica degli italiani all’estero è stata invece pari a 24 miliardi. Di conseguenza, la bilancia turistica fa registrare un saldo netto positivo di 15 miliardi di euro (+8,7% sul 2016).
Analizzando la spesa degli stranieri, sul podio troviamo i nostri classici bacini di origine, vale a dire: Germania (+7,5% sul 2016), Stati Uniti (+2,5%) e Francia (+9,5%).
Declinando il dato della spesa turistica nelle singole regioni, Lazio (+17,3% vs 2016) Lombardia (in linea con 2016), Veneto (+5,7%) Toscana (-0,9%) e Campania (+14,9%) risultano le mete preferite dagli stranieri, coprendo il 65,7% della spesa totale del turismo d’oltreconfine in Italia.
Prendendo in considerazione il contributo totale del turismo al Prodotto Interno Lordo italiano, risulta che nel 2017 è stato del 13% (fonte WTTC World Travel and Tourism Council), pari a 223,2 miliardi di euro. Rispetto al 2017, si stima nell’anno in corso un incremento della contribuzione al PIL dell’1,8%.
Si prevede, infatti, che il valore economico del settore sarà pari a 227,3 miliardi di euro. Il peso dell’industria turistica sull’economia italiana è superiore alla media mondiale e europea (fonte WTTC World Travel and Tourism Council).
Analizzando il settore turistico dal punto di vista occupazionale, emerge che lo scorso anno ha generato direttamente e indirettamente 3,4 milioni di posti, un dato pari al 14,7% dell’occupazione totale del Paese. Nel 2018 si stima in crescita il numero di occupati nel comparto in misura dell’1,4% fino a toccare quota 4 milioni di lavoratori nel 2028. (fonte WTTC World Travel and Tourism Council). (aise)