PARMA A PRAGA

PRAGA\ aise\ - Parma e Praga sono sempre più vicine, grazie alla Fondazione Eleutheria, un’organizzazione creata da due fratelli parmigiani – Francesco Augusto ed Ottaviano Maria Razetto – che opera a Praga da oltre dieci anni. Una combinazione davvero interessante, visto che le due città sono legate da rapporti secolari, spesso sconosciuti perfino ai loro stessi abitanti. L’imperatore Carlo IV di Boemia, ad esempio, visse da giovane per tre anni presso la piccola città ducale ed il sovrano Rodolfo II acquistò uno dei quadri più famosi del Parmigianino, Cupido che fabbrica l’arco, oggi conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
La duchessa Maria Amalia d'Asburgo-Lorena (ultima duchessa di Parma fino al 1802, quando fu deposta da Napoleone Bonaparte), giunse proprio a Praga e visse i suoi ultimi due anni di vita al Castello, dove poi fu sepolta nella cripta della Cattedrale di San Vito. Ma non finisce qui: se ci spostiamo a qualche chilometro da Parma, nel piccolo borgo di Soragna, troviamo il Castello omonimo, proprietà della famiglia dei Principi Meli-Lupi dal XIV secolo. Proprio a quest’epoca, e precisamente al 1347, risale l’investitura da parte di Carlo IV di Boemia del marchesato che poi, nel corso dei secoli, diventerà principato.
La manifestazione “Parma a Praga” si aprirà il 17 maggio con l’inaugurazione della mostra “Parmigianino. Grafica e fortuna critica”, allestita presso il Palazzo Belvedere del Castello di Praga, che rimarrà aperta fino al 24 giugno. Proseguirà poi con un evento della durata di tre giorni, che avrà luogo nella capitale ceca dal 7 al 9 giugno, partendo dagli elementi di contatto tra i due territori con l’obiettivo di ampliare la conoscenza reciproca, oltre che di sviluppare sinergie e collaborazioni in campo istituzionale, economico ed imprenditoriale. Durante questo periodo la città di Praga ospiterà mostre d’arte, incontri, tavoli di confronto, presentazioni culinarie e lezioni dedicate a Parma. Ogni giornata sarà dedicata ad un settore specifico, tra quelli preminenti del territorio parmense.
In particolare, giovedì 7 giugno si terrà un incontro bilaterale – organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca (Camic) – fra imprenditori ed operatori turistici dei due territori, seguito da un concerto di musiche di Giuseppe Verdi presso la Cappella Barocca dell’Istituto Italiano di Cultura.
Venerdì 8, invece, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, tra i quali anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, si terrà la cerimonia di gemellaggio tra la piazza dell’Orologio a Praga e piazza Duomo a Parma. Nel pomeriggio, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, verrà presentato un volume storico dedicato alla duchessa Maria Amalia.
“Come Fondazione Eleutheria – ha dichiarato il Presidente, Francesco Augusto Razetto – lavoriamo da tempo a questo progetto che, ovviamente, a livello personale mi sta particolarmente a cuore. L’intenzione è creare un ponte tra le due città, nel segno di un europeismo convinto e che ha un’evidente radice comune. Avremo la soddisfazione di portare a Praga il meglio di Parma, comprese le peculiarità del mondo produttivo. Siamo certi che, per le imprese parmensi, questi tre giorni possano avere un interessante risvolto di natura economica: saranno un’occasione per far conoscere il proprio know-how in un mercato, quello della Repubblica Ceca, che presenta davvero tantissime opportunità”.
Fondazione Eleutheria nasce nel 2008, come evoluzione naturale di una passione per l’arte tramandata, nella famiglia Razetto, per generazioni. Appassionato collezionista di opere d’arte, l’imprenditore ha devoluto alla fondazione una sua raccolta privata di opere risalenti al Realismo socialista in Cecoslovacchia (650 quadri e 200 sculture, più una serie di fotografie, manifesti e medaglie collezionati nell’arco di vent’anni), con l’obiettivo di realizzare una esposizione permanente, oltre che di valorizzare e studiare questo movimento artistico, ancora poco conosciuto.
“Eleutheria vuol dire libertà - afferma Razetto - ed il nostro scopo è proprio quello di promuovere la libertà artistica in tutte le sue forme”.
Oltre a mantenere, nel tempo, collaborazioni costanti con le principali istituzioni ceche quali la Galleria Nazionale (sia la sezione di Arte Antica che quella di Arte Moderna e Contemporanea) ed il Museo di Scienza e della Tecnica, la fondazione lavora anche con diverse istituzioni italiane ed europee quali il Maxxi di Roma, Villa Manin ad Udine, il Parlamento Europeo, Palazzo Te e Casa Mantegna a Mantova. Inizialmente, Eleutheria si dedica in maniera esclusiva a far conoscere le proprie collezioni, attraverso la realizzazione di tre cataloghi: uno sul Realismo socialista, esposto presso Manes a Praga; un altro sullo stesso tema, per accompagnare una mostra a Villa Manin ed uno, infine, dedicato ai manifesti vietnamiti, realizzato in collaborazione con la Galleria Nazionale di Praga e curato da Vittorio Sgarbi. Col passare del tempo, la fondazione cerca di ampliare i propri interessi e di aprirsi al mondo culturale nella sua totalità.
“Tra le varie iniziative realizzate – continua Razetto – abbiamo cercato di aiutare 18 giovani artisti cechi con un’esposizione che ha avuto luogo prima all’Istituto Italiano di Cultura a Praga e poi, a distanza di due anni, al Maxxi di Roma. Nel 2016, invece, attraverso il progetto Et Cetera ci siamo occupati di fotografia, selezionando fotografi di età inferiore ai quarant’anni, che hanno esposto alla Galleria Cittadina di Stepanska. Lo scorso novembre, inoltre, abbiamo portato a Praga, nell’ambito della manifestazione In Breve, una selezione di cortometraggi realizzati da giovani registi italiani: è stato un grande successo!”. (aise)