"SANTIAGO E NUVOLE. LE FANTASTICHERIE DI UN PELLEGRINO SOLITARIO" NELL’INSOLITO DIARIO DI STEFANO SCRIMA
VENEZIA\ aise\ - Non si sceglie di fare il Cammino di Santiago, è lui che all’improvviso ti sceglie e, quando lo fa, puoi star certo che è il momento giusto per partire. Stefano Scrima racconta la sua esperienza a piedi sul Cammino di Santiago del Nord nel volume "Santiago e nuvole. Le fantasticherie di un pellegrino solitario", pubblicato di recente da Edicilio Editore (pag.168, euro 13.50).
Percorrendo la costa dai Paesi Baschi, passando per Cantabria e Asturie fino alla Galizia, fra entusiasmi e ripensamenti, introspezioni e deragliamenti, l’errare si trasforma per Scrima in un’occasione per viaggiare nei pensieri, lasciati liberi di correre con le nuvole. Con l’autore cammineranno alcuni compagni di viaggio d’eccezione: Hesse, Chatwin, Baudelaire, Goya, Camus, Unamuno, Hemingway, Montaigne, Stevenson, Cioran e tanti altri. Un’opera che aiuta a porsi le giuste domande, adeguando il proprio passo all’unicità di ogni respiro.
"Per giorni quell’idea non mi avrebbe abbandonato. Si era aggrappata alle incrinature dei miei sogni e reclamava attenzione: partire, solo; cambiare paradigma. E tutto il resto dietro, a rincorrermi col fiatone senza potermi raggiungere", scrive l’autore. Percorrere a piedi il Cammino di Santiago, ma farlo a modo mio, per guarire le ferite inflittemi da un infingardo destino, ovvero essere quello che sono. Dunque, un viaggio impossibile, il capriccio di un angelo non accortosi d’essere rovinosamente caduto fra i suoi incubi. Ritrovare sé stessi. Non si può. Perché non esiste un "sé stessi", siamo sempre un sé, un io, diverso, dopo ogni luna, dopo ogni minuscola esperienza. Non volevo quindi ritrovare qualcosa che non c’è, che non è mai esistito, ma il nuovo in me. Cambiar pelle come un serpente, strisciando sulle terre verdi di Spagna. Solo, per non poter fuggire, per essere costretto a scegliere ogni mossa".
Stefano Scrima scrittore, filosofo e musicista, nasce a Cremona nel 1987. Scopre presto il suo amore per la Spagna, dove si trasferirà per un periodo vivendo a Barcellona e poi a Madrid. Nel 2013 si laurea in Scienze Filosofiche all’Università di Bologna con una tesi sul filosofo spagnolo Miguel de Unamuno, che diventerà poi il libro Non voglio morire (2015). Tra le sue recenti pubblicazioni: Il filosofo pigro (2017), Oziosofia (2017), e Nauseati (2016). Vive a Roma ed è redattore della rivista Diogene Magazine.
Questo suo diario "parla di come si muove un’anima. Anzi, di come si dimena. Parla della bellezza di andare, farsi scoprire dalle cose che nemmeno immaginano tu possa esistere". (aise)