"THE BALLAD OF FORGOTTEN PLACES": ATENE PRIMA TAPPA DELLA MOSTRA DI BOTTO&BRUNO VINCITORI DELL’ITALIAN COINCIL 2018

ATENE\ aise\ - "Botto&Bruno. The ballad of forgotten places" è la mostra che si è aperta il 4 dicembre al Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene, dove sarà allestita sino al 20 gennaio 2019.
Dopo il successo della partecipazione del Museo Nazionale di Arte Contemporanea – EMST – con le opere di artisti contemporanei greci alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma (GNAM), nell'ambito dell'iniziativa "EMST in the World", è ora la GNAM a presentare in Grecia alcune opere contemporanee di video arte selezionate dai curatori di entrambi i musei.
Il "Tributo all'Italia" prevede anche il progetto Botto & Bruno "The ballad of forgotten places" supportato dalla prestigiosa Fondazione Merz, nonché dall'Ambasciata d’Italia ad Atene e dall'Istituto Italiano di Cultura di Atene.
"Botto&Bruno. The ballad of forgotten places" è un progetto promosso dalla Fondazione Merz vincitore della III edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
La Fondazione non è nuova al sostegno dell’arte italiana in ambito internazionale e da sempre lavora alla costruzione di dialoghi e relazioni tra popoli e culture. Tra questi uno dei più rilevanti dal punto di vista culturale e sociale riguarda i paesi dell’area mediterranea che da qualche tempo sono protagonisti di un vasto dibattito culturale e artistico. Le stesse differenze, a volte vere e proprie divisioni, tra Paesi dell’Unione, sono interessante ambito di riflessione che alcuni noti artisti stanno analizzando e portando nel proprio lavoro. La cura dei luoghi e delle comunità deve partire anche dalle periferie dell’Europa. Non possiamo infatti immaginare un’Europa ospitale, capace e ambientalista prescindendo dall’analisi delle diseguaglianze che la stanno frammentando sempre più.
In questo senso la Fondazione ha individuato negli artisti Botto&Bruno gli interlocutori ideali per la scrittura di un nuovo progetto.
"The ballad of forgotten places" è una grande installazione che evoca una rovina contemporanea e che diventa memoria dei luoghi fragili e perduti. È concepita come un grande ambiente praticabile coperto, sia sulle pareti sia sul pavimento, da un paesaggio suburbano a 360 gradi, denso di ossidazioni, tracce, macchie e reperti, come se il tempo vi avesse lavorato quasi trasformandolo in una sorta di dagherrotipo.
All’interno della "stanza" si trova un basamento sopra il quale è posto un libro d’artista, che diventa una narrazione di immagini, prodotte o raccolte in anni di foto dagli artisti, di un gran numero di luoghi ormai scomparsi, trasformati, dimenticati: siano essi terrain vagues, zone industriali oppure orti urbani situati ai margini delle città.
"L’idea di una casa che seppur fragile, diroccata, scelga di proteggere la memoria di questi luoghi perduti ci sembra l’unica via per poter costruire le basi per un nuovo e più costruttivo approccio per affrontare le problematiche sull’ambiente", spiegano i due artisti. "Le istituzioni che ospiteranno il lavoro dovranno proteggere, come una sorta di abbraccio, questa rovina che a sua volta si propone di conservare e trasmettere la memoria di questi luoghi fragili, insieme scatola cinese e macchina della memoria".
Il progetto suggerisce una profonda riflessione sulla contemporaneità e sul ruolo dell’arte quale fattore non solo di lettura o narrazione della società ma anche quale indispensabile elemento di trasformazione estetica del presente.
Dopo Atene, "The ballad of forgotten places" di Botto&Bruno sarà esposta a Madrid e a Lisbona, per poi giungere ai Musei Reali di Torino che dal 1° maggio 2019 sarà sede espositiva permanente. (aise)