BREXIT E PIANI DI EMERGENZA: IL PD INTERROGA IL GOVERNO

ROMA\ aise\ - L'Italia “è l'unico tra i maggiori Paesi europei a non essersi ancora dotato di un piano organico normativo di emergenza in caso di uscita senza accordo della Gran Bretagna dall'Unione europea, nonostante manchino solo 40 giorni al 29 marzo, minimamente sufficienti a voler adottare ormai la sola decretazione di urgenza”. A sostenerlo sono i deputati Pd Quartapelle Procopio, Ungaro, Scalfarotto, Minniti, La Marca, De Maria, Fassino e Guerini, firmatari di una interrogazione a risposta immediata in Commissione Affari esteri rivolta al Ministro Moavero Milanesi.
“L'approssimarsi della scadenza del 29 marzo 2019 per la Brexit, in una situazione di caos politico nel c Regno Unito, - si legge nella premessa – fa crescere le preoccupazioni per un esito senza accordo, il cosiddetto no-deal; nel Regno Unito risiedono attualmente circa 700.000 italiani e il “made in Italy” vale ben 23 miliardi di euro all'anno, mentre il nostro export vale più del doppio dell’import: con questi numeri l'Italia non può permettersi di stare a guardare e deve tenersi pronta in caso di mancato accordo e di vero e proprio caos politico ed economico”.
I deputati Pd ricordano, quindi, che “altri Paesi europei come la Germania, il Belgio e la Francia si sono da tempo dotati di una legislazione di emergenza per affrontare i rapporti con il Regno Unito in caso di uscita senza accordo con l'Unione europea”.
In particolare, “il Parlamento francese ha già approvato nel mese di gennaio 2019 una legge che consente al Governo di imporre misure di emergenza, con un decreto se necessario, per far fronte alle conseguenze di una Brexit senza accordo, comprese le misure per stabilizzare i diritti di viaggio, residenza, lavoro e benessere per i cittadini britannici in Francia, che avrebbero 12 mesi per richiedere il permesso di soggiorno”.
Quanto alla Germania, “il Parlamento tedesco ha approvato una legge che permette di regolare la fase di transizione dell'uscita della Gran Bretagna fino alla fine del 2020, nel caso il Regno Unito decida di proseguire sulla strada tracciata insieme all'Unione europea di un'uscita regolata”.
Dunque “l'Italia è l'unico tra i maggiori Paesi europei a non essersi ancora dotato di un piano organico normativo di emergenza in caso di uscita senza accordo della Gran Bretagna dall'Unione europea, nonostante manchino solo 40 giorni al 29 marzo, minimamente sufficienti a voler adottare ormai la sola decretazione di urgenza”.
Per questo, i deputati chiedono a Moavero “quali iniziative urgenti il Governo intenda mettere in campo per promuovere l'adozione di una normativa italiana specifica per il caso di uscita dall'Unione europea del Regno Unito senza un accordo o con uscita regolata dall'Unione europea, anche in vista delle prossime elezioni europee, nonché per la tutela dei rapporti economici e politici del nostro Paese, degli italiani nel Regno Unito e dei britannici in Italia”. (aise)