BREXIT ED EXPORT: LA PIETRA (FDI) INTERROGA MOAVERO E CENTINAIO

ROMA\ aise\ - “Promuovere le eccellenze e i prodotti dell'agricoltura italiana, anche nell'ottica di instaurare nuove relazioni commerciali con i partner britannici e di consolidare quelle già esistenti, per la promozione del made in Italy, e valorizzare un settore che vive già molteplici problematiche, anche nell'eventualità di un nuovo scenario commerciale conseguente la mancata ratifica dell'accordo con la UE”. Questo quanto richiesto al Governo dal senatore Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia, che ha presentato una interrogazione ai Ministri degli esteri e delle politiche agricole, Moavero Milanesi e Centinaio, visto il caos che ancora circonda la procedura che porterà il Regno Unito fuori dall’Unione Europea.
“La recente bocciatura da parte del Parlamento britannico della proposta di accordo sulla Brexit con l'Unione europea rischia di determinare gravi conseguenze economiche nell'intera area UE, ed in particolare in Italia”, scrive La Pietra nella premessa. “Il perdurare della situazione di instabilità politica e il derivante quadro di incertezza, relativamente al prosieguo dei negoziati con la UE e al perseguimento di un'eventuale soluzione alternativa a quella che, per ora, sembra l'uscita del Regno Unito dall'Unione senza un accordo, - secondo il senatore – rischiano di danneggiare seriamente le nostre aziende, in particolare quelle agricole, compromettendone le prospettive di esportazione nel medio e lungo periodo verso il Regno Unito”.
La Pietra ricorda, quindi, che “il mercato britannico dei prodotti agricoli, delle produzioni vitivinicole, della florovivaistica, dell'itticoltura e di tutti i prodotti derivati, infatti, ha una forte incidenza sulla bilancia commerciale nazionale e sulla crescita del Pil; l'agroalimentare italiano vale il 6 per cento delle importazioni del Regno Unito e l'interscambio commerciale agroalimentare tra Italia e Regno Unito, nel 2017, si è chiuso con un surplus a favore del nostro Paese pari a circa 2,60 miliardi di euro”.
“Con un valore superiore ai 3 miliardi di euro, - ricorda ancora La Pietra – il Regno Unito rappresenta, infatti, il quarto mercato per l'export agroalimentare italiano, ma è il primo per prosecco (4 bottiglie su 10 esportate), pelati e polpe di pomodoro (20 per cento dell'export a valore); il Regno Unito ha un'incidenza dell'8 per cento sulle vendite estere tricolori, con un valore pari a circa 3,3 miliardi di euro, e un mercato che, nell'ultimo decennio, ha aumentato del 43 per cento i propri acquisti di prodotti made in Italy”.
Per questo, il senatore chiede al Governo “quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano assumere al fine di scongiurare i rischi evidenziati, promuovere le eccellenze e i prodotti dell'agricoltura italiana, anche nell'ottica di instaurare nuove relazioni commerciali con i partner britannici e di consolidare quelle già esistenti, per la promozione del made in Italy, e valorizzare un settore che vive già molteplici problematiche, anche nell'eventualità di un nuovo scenario commerciale conseguente la mancata ratifica dell'accordo con la UE”. (aise)