CAVASSO NUOVO MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE MILITARE PER LA GUERRA DI LIBERAZIONE

PORDENONE\ aise\ - Lo scorso 24 aprile il governo della Repubblica ha conferito al Comune di Cavasso Nuovo, comune in provincia di Pordenone, la medaglia d’argento al valore militare per la guerra di liberazione. Domani, 21 settembre, alle ore 9.00 avrà inizio la solenne cerimonia presso il monumento dedicato ai fucilati dell'11 febbraio 1945 in cui la medaglia verrà appuntata al gonfalone del Comune unendo il ricordo di quanti hanno dato la loro vita per la libertà.
Alle 10.15, invece, sulla piazza ci sarà l’alzabandiera, l’omaggio ai caduti presso il monumento, il canto dell’inno di Mameli eseguito dai bimbi del plesso scolastico e la apposizione della medaglia sul gonfalone comunale.
A seguire nella sala civica si terranno i discorsi delle autorità: dopo l’intervento del sindaco Silvano Romanin seguiranno quelli del presidente dell’APO Roberto Volpetti e di quello dell’ANPI Pordenonese Loris Parpinel, concludendo con quello del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin. Particolarmente atteso sarà l’intervento del presidente nazionale della FIVL, Francesco Tessarolo, che, quale componente della Commissione per il riconoscimento delle onorificenze, ha seguito il caso del Comune di Cavasso essendo l’estensore della proposta che ha portato alla attribuzione della medaglia d’argento. Al termine degli interventi delle autorità ci saranno le rievocazioni dei fatti. Per primo prenderà la parola l’avvocato Longo per ricordare il padre che fu responsabile del CLN locale.
La rievocazione storica sarà a cura di Roberto Tirelli, ricercatore storico e curatore di pubblicazioni sulla resistenza. Chiuderà l’artefice principale dell’iniziativa della richiesta della medaglia l’ex sindaco ed ora consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Emanuele Zanon.
L'assegnazione della medaglia d'argento al valor militare al Comune di Cavasso Nuovo nel ricordo della Lotta di Liberazione, costituisce un omaggio ai numerosi caduti, ma principalmente a tutti i combattenti per la libertà che in questi Paesi scelsero di non arrendersi alla dittatura, ma di perseguire ideali mai venuti meno di un’Italia fondata sulla democrazia.
Immediatamente dopo l’occupazione nazista del settembre 1943 Cavasso Nuovo viene sottoposta ad una serie di vessazioni soprattutto nei confronti dei giovani, assai riluttanti a cooperare e ad assecondare la richiesta di arruolamento. Perciò incominciano a formarsi i primi gruppi clandestini che ben presto aderiranno alle formazioni partigiane della Garibaldi battaglione Tagliamento e successivamente alla Osoppo-Friuli. I più numerosi confluiscono nel battaglione Val Meduna e si schierano nelle vallate vicine a loro presidio. Nell’autunno del 1944 i partigiani di Cavasso si distinguono in numerose azioni contro tedeschi e cosacchi, ma particolarmente nel corso dello scontro che si ebbe al Passo Rest il 17 ottobre durante il quale il battaglione Val Tramontina combatte duramente, perdendo uno dei suoi uomini migliori, Giuseppe Zambon “Pecio”.
La sequenza delle azioni ostili nei confronti della popolazione, così come riportano accurate cronache, è impressionante. La tragedia arriva però al massimo di intensità nel momento in cui avviene il rastrellamento di una cinquantina di partigiani, presi prigionieri, pochi rilasciati, alcuni deportati a Mauthausen ove nella quasi totalità troveranno la morte. E poi i prigionieri sacrificati nell'assurda legge della vendetta al muro del cimitero di Udine. Sono gli episodi più significativi e più cruenti che ancor oggi indignano ed addolorano. La condanna non distingue fra garibaldini ed osovani, fra fazzoletti verdi e fazzoletti rossi, la morte eroica unisce i diversi progetti per il futuro dell'Italia.
“Questa medaglia è frutto di quell’immenso sacrificio - ha scitto l’Associazione Partigiani Osoppo, Federazione italiana Volontari della Libertà - poiché nulla è di più sacro della vita umana. È di un valore inestimabile, che appartiene alla storia di ieri, ma soprattutto di oggi e di domani”. (aise)