DALL'ITALIA UN AIUTO ANTI-CONTRAFFAZIONE AL KENYA - di Freddie del Curatolo

MALINDI\ aise\ - “Da una multinazionale italiana che ha deciso di investire in Kenya arriva un importante aiuto al Kenya nella battaglia contro la contraffazione di alcolici che rappresenta uno dei casi di corruzione e malpratica che recentemente ha portato alla chiusura di alcune aziende produttrici e distributrici di bevande superalcoliche e all’arresto dei loro dirigenti”. A scriverne è Freddie del Curatolo, che a Malindi dirige il portale “malindikenya.net”. 
“Guala Closures Group, che ha sede in provincia di Alessandria ed è quotata in borsa, ha investito circa 5 milioni di euro per aprire uno stabilimento vicino a Nairobi per fornire ai produttori di alcolici in Kenya, e nel più ampio mercato dell'Africa orientale, i “nipcaps”, ovvero chiusure anticontraffazione dotate delle più recenti tecnologie. All’inaugurazione del nuovo polo produttivo di Guala Closures era presenta anche l’Ambasciatore d’Italia in Kenya Alberto Pieri, che ha commentato con orgoglio l’operazione.
“Le aziende keniane che imbottigliano bevande saranno più tutelati e avranno più fiducia nel mercato africano grazie alla tecnologia di un’azienda italiana nel campo dei tappi “intelligenti” – ha dichiarato Pieri – tutto questo significa un’offerta migliore che si tramuta in guadagni, posti di lavoro e speranze per giovani con nuove assunzioni. Questo accordo dimostra una volta di più che il Kenya è un mercato appetibile per gli investimenti da parte delle nostre realtà commerciali”.
L’autorità keniota anticontraffazione stima che almeno un prodotto su cinque venduto nei negozi del Paese non è originale.
L'Associazione dei produttori del Kenya ha recentemente calcolato che la contraffazione dei prodotti causa allo Stato quasi 200 milioni di euro di entrate in meno. "Continuiamo ad investire ed espandere il nostro stabilimento di Nairobi al punto che il mese scorso abbiamo venduto più di 20 milioni di Nipcaps. Aiutiamo i nostri clienti a combattere la contraffazione e a difendere i loro preziosi marchi. Significa maggiori vendite, ricavi e migliori mezzi di sussistenza per i loro dipendenti", ha dichiarato David Stevenson, direttore regionale di Guala Closures Africa e India”. (aise)