FRANCESCO GIACOBBE (PD) AL CdA DELL'ORDINE DEI COMMERCIALISTI AUSTRALIANI - IPA

MELBOURNE\ aise\ - Francesco Giacobbe, senatore PD eletto in Australia, ha partecipato ai lavori del Consiglio di Amministrazione dell'Institute of Public Accountants (IPA) a Melbourne. Oggetto della partecipazione un intervento su un argomento di primaria importanza: Brexit, rapporti Europa-Regno Unito e conseguenze della Brexit sulle relazioni fra Australia ed Europa.
Fatta una panoramica storica della Brexit, Giacobbe ha sottolineato che "l’intesa trovata a novembre del 2018 dai negoziatori di entrambe le parti ha ricevuto il diniego di Londra. Una scelta, questa, che ha aperto le porte a diversi scenari tra cui quello di un no-deal. Il no-deal", ha spiegato il senatore alla platea australiana, "farebbe decadere il periodo di transizione previsto e imporrebbe a Londra di lasciare l’Unione immediatamente. Il no-deal aprirebbe le porte ad un periodo di profonda incertezza", ha continuato. "Si pensi soltanto alla questione irlandese, alla possibile reintroduzione di confini fisici tra le due Irlande, alle difficoltà di esportazione di beni e consumi dal Regno Unito".
Giacobbe è passato poi ad esaminare le conseguenze di un no-deal per l'Europa e per l'Australia.
"L’Unione Europea è a tutti gli effetti uno dei partner commerciali principali dell’Australia", ha ricordato. "Negli ultimi anni l’Unione Europea è stata la più grande fonte di investimenti esteri in Australia, valutata a 169.6 miliardi di dollari australiani, contro gli 83.5 miliardi di dollari australiani investiti dall’Australia nell’Unione Europea. I Paesi dell’Unione Europea rappresentano il secondo più grande partner commerciale dell’Australia con servizi e prodotti per un valore di quasi 84 miliardi di dollari australiani. Inoltre, l’Unione Europea è il più grande mercato verso il quale vengono esportati prodotti e servizi australiani". Il senatore Giacobbe ha sottolineato che "il 48% degli scambi commerciali tra l’Australia e l’Unione Europea passano attraverso il Regno Unito. Finora senza barriere e limiti. La Brexit ed ancor più il potenziale no-deal causeranno una riorganizzazione radicale del commercio dall’Australia verso l’Europa", ha detto. "Sarà necessario stipulare nuovi accordi commerciali ed in molti casi aprire nuovi uffici e filiali".
Rispondendo a numerose domande dei consiglieri di amministrazione, il parlamentare italoaustraliano ha tenuto anche a sottolineare che la relazione tra Australia, Regno Unito e Unione Europea non può essere ridotta soltanto ai numeri: "bisogna anche considerare i valori condivisi tra nazioni amiche, che credono in valori comuni ed operano per la pace nel mondo. Le relazioni passano anche attraverso il movimento di persone da un Paese all’altro. Fino ad oggi, migliaia di australiani in possesso di cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea hanno avuto il vantaggio di viaggiare liberamente e lavorare nel Regno Unito. Che succederà dopo la Brexit?".
In conclusione, il direttore generale dell’IPA, Andrew Conway, intervenendo a nome del Consiglio di Amministrazione dell'associazione, ha voluto ringraziare il senatore Giacobbe per il tempo dedicato e per la stimolante conversazione, auspicando al più presto di costruire un rapporto fattivo con il Parlamento italiano, con l'ordine dei commercialisti italiani e con università e centri di ricerca interessati, in particolare, nelle piccole e medie aziende. (aise)