I DIVERSI VOLTI DELLA DIPLOMAZIA

ROMA – focus\aise\ - "L’arte di trattare, per conto dello stato, affari di politica internazionale": così uno dei più accreditati vocabolari di lingua italiana definisce la diplomazia, che può avere ed ha diversi volti.
"Da oggi il mio massimo impegno per la promozione e la cura degli interessi italiani in Bangladesh, un Paese con molte potenzialità nei diversi settori di cooperazione" sono le prime parole pronunciate da Enrico Nunziata nella sua nuova veste di ambasciatore d’Italia a Dhaka.
Nato a San Gennaro Vesuviano (Napoli) nel 1970, Nunziata si laurea in scienze politiche a Napoli ed entra in carriera diplomatica nel 1996. Il suo primo incarico è al Centro Cifra e Telecomunicazioni della Farnesina, dove rimane fino al 1998, anno in cui è secondo segretario commerciale a Khartoum. Due anni dopo, nel 200, è Primo segretario a Tirana, città che lascia nel 2003 per Mosca, dove ricopre lo stesso incarico fino al 2006. Nel settembre di quell’anno torna alla Farnesina, alla Direzione Generale Italiani all'estero e Politiche Migratorie. Quindi, viene posto fuori ruolo per prestare servizio presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale Consigliere Diplomatico del Ministro, per poi tornare alla Dgit. Nel 2008 torna a Mosca come Reggente del Consolato Generale, nel 2011 viene confermato quale Console Generale. L’anno successivo è incaricato d’Affari con Lettere a Chisinau: dal 2014 diventa ambasciatore in Moldova, Paese che ora ha lasciato per il Bangladesh.
Nello stesso giorno in cui la sua nomina era resa nota dalla Farnesina, il governo italiano ha annunciato che il direttore generale del Ministero dell’Ambiente, Francesco La Camera, era stato eletto, con 110 voti su 146, oltre due terzi, direttore generale dell’IRENA. L’IRENA è l’organismo internazionale con sede negli Emirati Arabi Uniti che ha l’importante compito di sostenere e diffondere le energie rinnovabili tra i Paesi aderenti e rappresenta 160 Paesi di tutto il mondo.
L'elezione di La Camera è stata "frutto dell'impegno coordinato del Ministero dell’Ambiente e del Ministero degli Affari Esteri con il coinvolgimento dell'intera rete diplomatica italiana, oltre che di una positiva convergenza a livello dell'Unione Europea", ha commentato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. "È inoltre il chiaro segno del ruolo d’avanguardia riconosciuto a livello mondiale all’Italia nel settore delle energie rinnovabili, che coniuga sicurezza energetica, sostenibilità ambientale, crescita economica e occupazione, con l'obiettivo di assicurare l'accesso a energia pulita a quante più persone possibili".
"Grande soddisfazione" è stata espressa anche dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha rivolto i suoi "complimenti anche al lavoro di diplomazia e di negoziato strenuo e coriaceo portato avanti dalla Farnesina, dalla rete diplomatica e dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, che ha guidato la delegazione italiana all’assemblea generale di IRENA. Sapere che sarà un italiano e in particolar modo il direttore La Camera a rivestire il ruolo di leader di questo organismo internazionale ci riempie di orgoglio". (focus\aise)